PATATE: MERCATO CON IL FRENO A MANO TIRATO

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Campagna a due velocità per la patata a giugno. Dopo un inizio del mese caratterizzato da un andamento regolare delle vendite del tubero, nella seconda parte di giugno il mercato nazionale ha registrato un generale rallentamento nei volumi degli scambi, sia nei canali commerciali della distribuzione organizzata sia nei principali mercati all’ingrosso.

 

La generalità dei prodotti ortofrutticoli freschi, come rileva il Cepa, osservatorio economico sulla patata, risentono di una domanda di mercato inadeguata rispetto ai volumi dell’offerta, molti operatori italiani legano il calo registrato nelle vendite anche alla recente epidemia batteriologica verificatasi in Germania e che ha condizionato l’andamento dei consumi dei prodotti ortofrutticoli freschi nel vecchio continente.

 

La campagna su scala nazionale della patata novella siciliana si avvia alla conclusione con le migliori quotazioni del prodotto intorno agli 70 centesimi di euro al chilo per il prodotto di prima categoria, confezionato nel formato da 1,5 chili e reso al cliente; il prodotto siciliano continuerà ad essere distribuito nelle prossime settimane, principalmente nel mercato dell’isola.

 

Nelle prossime settimane entreranno nel vivo le operazioni di scavatura della patata in alcune delle principali zone di produzione del Nord Italia.

 

In Emilia Romagna, le operazioni di scavatura inizieranno in maniera significativa a partire da questa settimana: l’andamento delle coltivazioni delle ultime settimane lascia prevedere un eccellente livello qualitativo del raccolto, con delle rese produttive attese nella media. Buona la qualità di alcune piccole produzioni di patata precoce già raccolte in regione.

 

In Veneto gli operatori attendono un intensificarsi delle operazioni di raccolta nei prossimi giorni; le rese produttive rilevate in avvio delle scavature si attestano su valori nella media degli ultimi anni, la qualità del prodotto è mediamente buona ma variabile a seconda delle zone di coltivazione.

 

A causa di una flessione della domanda di prodotto da parte delle principali industrie di trasformazione in Europa, il mercato delle patate da industria ha registrato nel mese di giugno un calo delle quotazioni nei diversi Paesi europei produttori. I principali Paesi produttori del Nord Europa riportano un aumento delle superfici investite in coltivazione di patata da conservazione nel 2011; in particolare, in Francia le organizzazioni UNPT (Unione Nazionale dei Produttori di Patata) e la CNIPT (Comitato Nazionale Interprofessionale della Patata) hanno dichiarato un aumento delle superfici investite in coltivazione di patata da conservazione del 4% rispetto alle superfici coltivate nel 2010, per un totale di 110.300 ettari nel 2011. Da indagini varie realizzate sui prezzi medi di vendita al dettaglio in Italia, nella 26ma settimana del 2011 il prezzo medio di vendita della Patata al chilo è stato di 1,05 euro nel dettaglio del nord Italia, di 1,05 euro nel dettaglio del centro Italia e di 0,90  euro nel dettaglio del Sud Italia, il prezzo medio di vendita al dettaglio della patata rilevato in Italia risulta di 1 al chilo.

 

 

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