“Nell’attuale fase politica, con un governo che è chiamato a gestire l’ordinaria amministrazione, non appare corretto che si proceda a nomine di carattere ministeriale. Per questo motivo invitiamo il ministro delle Politiche agricole Mario Catania ad evitare decisioni che, invece, richiedono l’autorevolezza di un esecutivo politico.
Serve soprattutto un’adeguata e preventiva concertazione con le rappresentanze del mondo agricolo e agroalimentare”.
E’ quanto sostiene Giuseppe Politi (nella foto), coordinatore di Agrinsieme (Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative agroalimentari, che a sua volta ricomprende Agci-Agrital, Fedagri-Confcooperative e Legacoop Agroalimentare). “Non possiamo assolutamente accettare l’idea -aggiunge Politi- di nomine a pioggia a fine mandato, peraltro in ruoli ministeriali di grande rilevanza. E’ un metodo che contrastiamo con la massima fermezza. Agrinsieme è, al contrario, convinto dell’esigenza di un momentaneo blocco di ogni decisione in attesa di un chiarimento, speriamo rapido, della situazione politica. Chiarimento che possa dare finalmente vita a un nuovo esecutivo che, nella pienezza dei suoi poteri, sia in grado di esercitare funzioni che vanno al di là dell’ordinario e di aprire un confronto serio e costruttivo con le forze sociali e produttive del settore”.
“Come Agrinsieme -ricorda Politi- abbiamo più volte espresso la necessità di dare una svolta alla politica agroalimentare del nostro Paese, in modo da favorire crescita e competitività delle imprese. Una politica in cui anche il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle cooperative agroalimentari vuole far sentire in maniera concreta e positiva la sua voce, con un contributo di idee e proposte mirate al sostegno dell’economia reale”.
