Il sospirato arrivo della primavera non cancella tutti gli effetti negativi che il freddo prolungato ha prodotto sul calendario agricolo. I grossi ritardi sulle operazioni di semina a causa del maltempo rischiano di influenzare la prossima campagna con un calo della Plv agricola anche del 10 per cento. Lo afferma la Cia, Confederazione italiana agricoltori.
Fino a dieci giorni fa le precipitazioni insistenti e abbondanti, soprattutto al Nord-Est, hanno impedito i lavori di pre-semina, come l’aratura e la fresatura del suolo – ricorda la Cia – e poi i terreni allagati e fangosi hanno reso quasi impossibile entrare in campo con le macchine agricole. Adesso, con la comparsa del bel tempo e l’aumento delle temperature anche sopra la media, i produttori agricoli hanno potuto finalmente rimettersi a lavoro per cercare di recuperare il ritardo accumulato – osserva la Cia -. Purtroppo è evidente che se si sposta il calendario “classico” da marzo ad aprile cambiano i tempi di maturazione delle colture e sale il rischio di giungere alla fase della raccolta con una pianta più debole e, quindi, con una resa produttiva inferiore.