Marzo riporta il segno positivo in campagna, dopo le flessioni dei prezzi registrate in avvio di anno. È quanto rileva Ismea sulla base dell’indice dei prezzi alla produzione dei prodotti agricoli, che nel mese in esame, si è attestato a 144 (base 2000=100), facendo registrare un incremento dell’1,1% su febbraio 2013 e del 10,2% su marzo 2012.
L’aggregato delle coltivazioni avanza nel mese mediamente dell’1,4%, con contributo particolarmente positivo da parte degli ortaggi, che recuperano l’8,4% su febbraio grazie soprattutto al buon andamento dei listini di pomodori e patate. Anche la frutta chiude il mese con un aumento del 3% dei valori all’origine, con mele e pere che registrano variazioni positive, anche piuttosto sostenute per quest’ultime (+9,3%), in vista dell’approssimarsi della fine della campagna di commercializzazione.
Incremento mensile modesto per le sementi e colture industriali (+0,4%), mentre i cereali cedono l’1,8%, trascinati al ribasso da mais (-2,8%) e frumento tenero (-2,1%). L’olio di oliva e il vino registrano, sempre su base mensile, lievi assestamenti al ribasso (rispettivamente -0,3% e -0,4%). Il confronto su base tendenziale si conferma ampiamente positivo per tutte le colture vegetali – mediamente il differenziale con marzo 2012 è del 19% – con incrementi a due cifre per quasi tutti i settori. Guida i rialzi l’olio di oliva (+40%), che ha recuperato, a partire dall’estate scorsa, le pesanti flessioni accusate nella prima parte del 2012. A seguire vino e frutta con incrementi superiori al 27%, ortaggi (+20,6%), sementi (+12,6%) e cereali (+8%).