MASSA CARRARA: LA PIOGGIA METTE A RISCHIO PRODUZIONI DI CAROTE E PATATE

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Le piogge imperversano su buona parte della penisola, il freddo semi invernale non sembra lasciare tregua provocando ritardi consistenti alla maturazione delle coltivazioni. Secodo Coldiretti per esempio a Massa Carrara le aziende agricole si troveranno costrette a fare “gli straordinari” per mettere a regime i terreni appena in tempo per la semina.

I terreni allagati stanno rendendo impossibile qualsiasi pratica (potature, arature e falciature etc) ed impedito alle imprese agricole di seminare se non addirittura mettere piede nei campi. In ritardo ci sono le produzioni d barbe, carote, patate, ravanelli, rucola, piselli, baccelli ed in generale tutti quei prodotti che il consumatore è abituato già a trovate, con l’arrivo della primavera, sui banchi del mercato.

Solo le coltivazioni in serra e nei tunnel hanno evitato il tracollo per le imprese agricole apuane e lunigianesi che nel frattempo hanno perso tra il 50% ed il 70% di vendite conseguenza della manca produzione rispetto allo scorso anno quando di questi tempi. Dodici mesi fa si parlava addirittura di siccità.

“I terreni sono impraticabili e serviranno giorni per poter iniziare a lavorarli; – analizza Vincenzo Tongiani, Presidente Provinciale Coldiretti – ci troviamo di fronte ad una situazione limite. Ci sono decine e decine di ettari di terreni completamente allagati e le grandi quantità d’acqua che stanno cadendo anche in questi giorni ed ore stanno rendendo impossibile qualsiasi tipo di pratica agricola. Aumenta la preoccupazione tra gli agricoltori”.

Il marzo più piovoso degli ultimi 60 anni avrà un duplice effetto economico sulle già fragili casse delle imprese agricole: da un lato quello della mancata vendita che sfiora, come già anticipato, anche il 70%, e dall’altro dall’aumento dei costi della manodopera a cui le imprese dovranno far ricorso: “le imprese saranno costrette ad accelerare per stare nei tempi e a far ricorso ad un surplus di manodopera che ha un costo – spiega ancora Tongiani – per non parlare di quelle imprese che invece avevano già arato e che dovranno farlo nuovamente. Per loro il costo sarà doppio. Queste piogge hanno mandato in crisi gli schemi”. Oltre agli ortaggi e alle “primizie”, molte già compromesse, sono a rischio anche gli alberi da frutto, in fase di germinazione. Problemi molto serie per il cerealicolo (grano duro e tenero) e per il mais. “Queste – conclude Tongiani – sono giorni decisivi”.

 

 

 

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