Inserire pesche e nettarine tra i prodotti che possono accedere ai contributi straordinari dell’UE per la crisi post batterio; convocare la gdo per sollecitarla a superare il diniego alla firma dell’accordo con i produttori di pesche e nettarine (leggi news) per evitare l’immissione sul mercato di prodotti di bassa qualità e pratiche commerciali scorrette.
Infine la richiesta di un coordinamento nazionale delle azioni di ritiro di prodotto invenduto già previste e finanziate dall’Unione europea con l’organizzazione comune di mercato ortofrutticola.
Sono queste le richieste che l’Emilia-Romagna rivolge al Governo, di fronte alle difficoltà che sta registrando il mercato della frutta estiva, caratterizzato da un forte calo della domanda e da prezzi che non riescono nemmeno a coprire i costi di produzione sostenuti dagli agricoltori.
A questo proposito l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni (nella foto) – che a Bologna ha incontrato le organizzazioni agricole, cooperative e i rappresentanti dei produttori – ha scritto al Ministro delle politiche agricole Saverio Romano chiedendo un incontro urgente.
Per l’assessore Rabboni “si rischia il paradosso: buona produzione e prezzi non remunerativi”. “Le difficoltà – prosegue l’assessore – nascono soprattutto dal calo della domanda che è determinato da tre concause: psicosi da batterio, calo dei redditi e brutta stagione nei paesi d’esportazione. In più il ritardo di maturazione del prodotto spagnolo lo sovrappone a quello italiano, “ingolfando” e sovraccaricando il mercato europeo".
"Se vogliamo strappare qualche risultato utile per i produttori – ha aggiunto Rabboni – dobbiamo utilizzare in modo sinergico tutte le possibilità di intervento in grado di ridurre l’immissione sul mercato di prodotto eccedente e soprattutto di bassa qualità. Per questo chiediamo al Ministro di intervenire direttamente in tre direzioni: verso la grande distribuzione perchè si responsabilizzi sulle conseguenze irreversibili che questa situazione può avere sul comparto e sottoscriva senza ulteriori indugi l’accordo interprofessionale per la qualità del prodotto commercializzabile; verso le organizzazioni di prodotto di tutte le regioni italiane perchè utilizzino tutte le risorse europee disponibili per ritirare dal mercato il prodotto destinabile agli indigenti o alle produzioni agroenergetiche; verso il Commissario europeo all’Agricoltura, Dacian Ciolos, perché includa le pesche e le nettarine tra le produzioni indennizzabili attraverso lo stanziamento europeo dei 210 milioni per l’Escherichia Coli".