POMODORO, ALMERIA. DAFRAN LANCIA L’ALLARME: “FORTE CALO DEI PREZZI A CAUSA DELLE VENDITE SELVAGGE DEL MAROCCO”

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Procede con regolarità la campagna pomodoro in Almeria (Spagna). A sostenerlo è l’azienda Dafran&Darzoves, condotta da don Francisco Abad Ramos (nella foto). L’impresa iberica, specializzata nella produzione e commercializzazione di numerose varietà di pomodoro anche attraverso l’interplanting fuori suolo per il periodo tardivo.

Per la seconda semina viene usata pure la fibra di cocco con l’obiettivo di avere una forte produzione nei mesi di aprile maggio giugno. Un procedimento usatoo solo per le "specialità", come cuore di bue, ciliegino e datterino.

L’impresa da oltre trent’anni produce, confeziona e vende pomodoro in tutta Europa con un fatturato che nel 2012 ha toccato i 20 milioni di euro, di cui l’85% rappresentato dal pomodoro (il restante 15% è suddivo tra vari prodotti ortofrutticoli).Da tempo è impegnata nella produzione a "residuo zero".

Facendo un bilancio del 2012 Massimo Messina, italiano "espatriato" in Spagna proprio per sposare il progetto dell’azienda di Almeria, di cui è parte integrante afferma: “La campagna passata è stata abbastanza soddisfacente sia per i produttori che per gli esportatori, grazie anche ad una qualità media decisamente alta”, spiega anticipando le prospettive per il 2013.

“Per quest’anno – aggiunge Messina – si prevede invece un forte calo del prezzo alla produzione dovuta alla selvaggia commercializzazione del prodotto marocchino che arriva sul mercato europeo con una pessima qualità ma con prezzi talmente bassi che rappresentano in Almeria i costi della lavorazione e del trasporto”, commenta amaramente Messina. “Per essere competitivi insomma bisognerebbe “regalare” il prodotto. L’Europa deve decidersi per far rispettare gli accordi stipulate con il Marocco”.

“Nei prossimi mesi la campagna del pomodoro entrerà in una fase cruciale per definire l’andamento dell’intera stagione”. Il mercato europeo, secondo Messina, se da un lato si sta dimostrando sempre più difficile per quanto riguarda il pomodoro “classico” (tondo a frutto singolo e a grappolo), dall’altro è sempre più interessato alle tipologie di nicchia.

“Specializzarsi in produzioni differenti dallo standard è sicuramente l’arma in più per sopravvivere alla concorrenza di Paesi come Marocco, Turchia o Italia”. Dafran & Darzoves, che tra i pomodori punta soprattutto sul Cuore di bue, esporta gran parte dei propri prodotti: dalla Germania alla Francia, dall’Italia all’Austria e Svizzera, dall’Olanda all’Inghelterra e alla Svezia, fino ai Paesi dell’Est (Slovenia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Romania, Slovenia, Polonia, Lituania, Lettonia, Russia). Nelle repubbliche baltiche tra l’altro è presente con un magazzino di proprietà. (E.Zan.)

 

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