IL FICODINDIA DI SAN CONO (SICILIA) CONQUISTA LA DOP

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Dalle falde dell’Etna a Bruxelles: il "Ficodindia di San Cono", chiamato anche fico di Barberia, consegue per l’Italia una nuova Dop tutelata contro imitazioni e falsi. Ieri la Commissione Europea ha dato il via libera definitivo alla domanda dell’Italia di iscrivere l’eccellenza agricola tra le indicazioni geografiche protette.

Il riconoscimento avviene dopo la recente conquista dell’igp da parte della "Mela Rosso Cuneo" (leggi news).

Con il "Ficodindia di San Cono" salgono così a 249 le Dop e Igp italiane riconosciute dall’Ue, a conferma della leadership consolidata che l’Italia detiene in Europa. La Denominazione di origine protetta del "Ficodindia di San Cono" è riservata ai frutti provenienti dalle tre seguenti cultivar della specie Opunzia Ficus Indica: "Surfarina", detta anche Gialla o Nostrale; "Sanguigna", detta anche Rossa; "Muscaredda" o "Sciannarina", detta anche Bianca.

E’ ammessa anche una percentuale non superiore al 5% degli ecotipi locali delle selezioni di "Trunzara". Tra le caratteristiche distintive del "Ficodindia di San Cono" si ricordano le grandi dimensioni dei frutti, la buccia dai colori intensi e vivi, un profumo delicato e un sapore molto dolce. La dolcezza e le dimensioni del frutto, rispetto ad altre zone di produzione siciliane, risultano essere degli importanti parametri distintivi poiché correlati alla tipicità della zona geografica. La zona di produzione comprende il territorio posto ad altitudine compresa tra 200 e 600 metri s.l.m., dei comuni di San Cono (Catania), San Michele di Ganzaria (Catania), Piazza Armerina (Enna) e Mazzarino (Caltanissetta). ( Fonte: Ansa)

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