L’Agea è stata commissariata. Su proposta del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, Francesco Saverio Romano, il presidente del Consiglio con proprio decreto ha sciolto giovedì scorso gli organi statutari di AGEA (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) e nominato il commissario Mario Iannelli. Il commissariamento – spiega il comunicato – "si è reso necessario e non più rinviabile".
Questo "a seguito degli accertati e reiterati inadempimenti da parte degli organi di AGEA che a tutt’oggi non hanno provveduto, come richiesto dallo statuto, alla nomina del direttore generale, nonché in seguito a varie inadempienze amministrative e gestionali che hanno comportato anche ripetute segnalazioni da parte dell’unione europea". "L’AGEA, si ricorda, è, da un lato, coordinatore degli organismi pagatori operanti sul territorio nazionale e, dall’altro, essa stessa organismo pagatore nelle regioni ove non operano propri organismi pagatori. Il ruolo centrale di AGEA, nell’ambito della politica agricola nazionale e in riferimento comunitario – precisa il Ministero – non può subire criticità tali da mettere in crisi l’intero sistema con la conseguenza di produrre gravi e irreparabili danni agli agricoltori italiani".
La decisione comporta dunque la rimozione del presidente Dario Fruscio (nella foto). Il nodo non è da poco, perché l’agenzia rappresenta l’unico strumento accreditato a Bruxelles, presso la Commissione europea, per la distribuzione dei contributi agricoli. Per l’esattezza, ballano 6,5 miliardi di euro. Gli altri enti pagatori, istituiti in alcune regioni, fanno comunque capo all’agenzia controllata dal Mipaaf. Se Agea dovesse fermare la sua attività, si bloccherebbe automaticamente anche il flusso degli aiuti economici agli agricoltori italiani. Il commissariamento degli enti vigilati, comunque, costringerà il ministro a emanare “separati atti di indirizzo strategico”, per spiegare quali siano le ragioni politiche ed economiche alla base di una scelta, che va a toccare tutte le partecipazioni del dicastero in agricoltura.
L’ipotesi allo studio del Mipaaf comporta, entro 45 giorni dalla data di emanazione degli atti di indirizzo strategico, il rinnovo automatico degli organi statutari. E, soprattutto, dei consigli di amministrazione all’interno dei quali verrebbero introdotti cinque nuovi consiglieri. Da parte sua il Presidente uscente di AGEA ha dichiarato di non aver ancora ricevuto il testo del provvedimento ma, se si confermerà quanto riferito nei comunicati, intende tutelare l’ente nelle sedi opportune contro il provvedimento del Ministro perchè privo di fondate motivazioni.