Lo scorso anno il Brasile ha aumentato i volumi di frutta esportati: se nel 2011 il Paese sudamericano aveva inviato all’estero 681 mila tonnellate di frutta, nel 2012 sono state toccate le 693 mila tonnellate. A valore, tuttavia, vi è stata una diminuzione del giro d’affari complessivo, passato da 470 milioni di euro del 2011 a 460 milioni del 2012.
Meloni, limoni e mango sono i frutti che nel 2012 hanno registrato performances migliori: i meloni hanno registrato un +7.2% sul 2011 nell’export, +9.5% per i limoni, +5% per il mango.
Il melone si conferma il frutto più esportato del Brasile con 181,7 mila tonnellate. I Paesi Bassi, con più di un terzo del volume complessivo (42%) e del valore (39%), il Regno Unito (20% del volume e il 18% del valore) e la Spagna (rispettivamente 10% e 12%) sono state le principali destinazioni della frutta brasiliana. Seguono Stati Uniti, Germania, Argentina, Portogallo e Francia.
Sempre nel 2012 le importazioni di frutta fresca da parte del Brasile sono diminuite del 7% a volume, mentre hanno visto un leggero incremento a valore dello 0,5% rispetto al 2011. Il frutto più importato sia in termini di volume che di valore è la pera, con 217 mila tonnellate, seguite da mele, prugne, uva, kiwi e pesche; i principali fornitori sono l’Argentina, seguita da Cile, Spagna, Portogallo e Italia. (Fonte: Rionegro)