La ricetta per rilanciare la posizione internazionale dell’Italia ortofrutticola è fatta di tanti ingredienti, è complessa ma c’è. Questo, in sintesi, il messaggio di Marco Salvi, presidente di FruitImprese, al termine della serata dei Protagonisti, lo scorso 25 gennaio in Valpolicella (cliccare qui per vedere il video). "Dobbiamo allargare gli orizzonti, ritrovare un ruolo da protagonisti in Europa.
Abbiamo un potenziale da valorizzare, eccellenze, prodotti in cui siamo leader, il traino del made in Italy da sfruttare meglio" ha detto Salvi. E ha aggiunto: "I nuovi mercati, dall’Asia alla Russia, ricchi di opportunità, con consumi in crescita, vedono una presenza italiana ancora molto leggera".
Allora cosa fare? Cambiare l’approccio, risponde in sostanza il presidente di FruitImprese: "In Europa è vero che la Spagna per certi prodotti ci ha superati, ma per altri possiamo dire la nostra: mele di qualità, pere, uva da tavola, kiwi, arance rosse ci vedono leader di mercato in Europa. C’è qualche buon esempio da copiare, iniziative che funzionano come quella di FROM per l’export delle mele di montagna nei mercati lontani. Non dobbiamo accontentarci di essere fornitori ma dobbiamo conoscere meglio i grandi mercati, entrare nei loro meccanismi distributivi. Dobbiamo lavorare sulla logistica, sull’organizzazione di navi, sulla diplomazia perché il nostro governo stringa accordi bilaterali, dagli Stati Uniti al Giappone, che aprano al nostro export nuovi mercati. Bene l’accordo con la Korea che ci permette di esportare kiwi, ma quell’accordo da solo non basta".
"Insomma – ha concluso Marco Salvi – la partita è aperta, ci sono tante cose che possiamo fare".
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