"E’ tempo di aggregazione se vogliamo bene davvero all’arancia rossa di Sicilia. Occorre fare sinergie, anche se in Sicilia non è facile, manca la predisposizione. I tempi sono però quelli che sono e dovrebbero spingerci a cambiare. Uniamoci". Così Aurelio Pannitteri, presidente della OP Rosaria di Belpasso, nella video intervista rilasciata al termine della serata "Protagonisti".
Evento quest’ultimo ortanizzato dal Corriere Ortofrutticolo, svoltosi il 25 gennaio in Valpolicella, alle porte di Verona.
Pannitteri nell’occasione ha ricevuto un riconoscimento per essere stato, nel 2012, uno dei personaggi di copertina della rivista per il contributo dato al salvataggio e al rilancio commerciale di un frutto straordinario.
"Dieci anni fa – ricorda Pannitteri nell’intervista – l’arancia rossa stava sparendo. Le catene della distribuzione volevano solo le bionde, anche perché le rosse c’erano solo quattro-cinque mesi l’anno. Parliamo di una nicchia riconosciuta come unica al mondo e per la quale dobbiamo ringraziare l’Etna, la composizione dei terreni e le escursioni termiche generate dal vulcano. Il rilancio è stato soprattutto una sfida territoriale e si è basato anche sulla comunicazione delle caratteristiche peculiari del prodotto. Oggi in Italia la richiesta di arance rosse è forte ma, purtroppo, la mancanza di aggregazione impedisce lo sviluppo che potrebbe esserci. La nostra OP Rosaria cerca di fare tutto il possibile per dare supporto ai produttori. Dovremmo tutti considerarci colleghi, amici, più che concorrenti".
Pannitteri rivela nell’intervista di avere inviato alcuni pallet in Olanda per sondare il mercato. E precisa: "Se avremo successo, ciò potrà fare da traino anche agli altri produttori di arancia rossa".
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