MELINDA, PRODUZIONE GIÙ DELL’8,5%, LIQUIDAZIONE AI SOCI A 175 MILIONI

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Un calo di produzione (-8,5%) rispetto all’anno record 2011/12, compensato da una minore incidenza di grandine e quindi una quantità di prodotto per consumo fresco da mettere sul mercato che lascia prevedere un liquidato ai soci (circa 175 milioni di euro) in linea con l’annata precedente. Questo in sintesi il bilancio di previsione 2012–2013 del Consorzio Melinda.

L’approvazione del bilancio è avvenuta all’unanimità dall’assemblea riunita nella sede di Cles. Come riassume il neo confermato presidente, Michele Odorizzi (nella foto), la quantità complessiva (prodotto per uso industriale più prodotto per consumo fresco) conferita dai quasi 4.500 soci produttori nell’autunno 2012 è stata di oltre 340.000 tonnellate contro le 370.000 tonnellate dell’annata precedente, quindi con una flessione in percentuale del 8,5% rispetto alla campagna record 2011.

"La minore incidenza dei danni da grandine (circa 40.000 tonnellate quest’anno contro le oltre 80.000 dell’anno prima) ha compensato in parte questo dato ma quello che fa ben sperare è la movimentazione di mercato che ci sta facendo tornare, come prezzi di vendita, ai livelli di due anni fa" sottolinea Odorizzi. Infatti, come spiega il presidente, per quanto concerne la situazione commerciale ad oggi si osserva che la quantità finora collocata sul mercato è perfettamente in linea con le previsioni e il livello di domanda è soddisfacente anche se qualche preoccupazione c’è soprattutto per il mercato interno che mediamente assorbe dal 75 al 80 per cento della produzione Melinda.

I prezzi di cessione sono ritornati però su livelli normali e quindi migliori di quelli insoddisfacenti registrati 12 mesi fa, grazie ad un più favorevole rapporto tra offerta di mele, e di frutta invernale in genere, e consumi.

Il calo del mercato interno è inoltre compensato dal buon lavoro dell’ufficio estero con soddisfazioni che vengono soprattutto dal Nord Europa e dal Nord Africa: "Una lieta sorpresa", la definisce Odorizzi. Un trend questo che almeno nei prossimi 3–4 mesi non dovrebbe subire variazioni sensibili sia pure con tutte le incertezze che notoriamente caratterizzano la commercializzazione della frutta fresca. Ne consegue che il risultato finale previsto di liquidazione ai soci (come detto circa 175 milioni di euro) è analogo al risultato dell’esercizio 2010-2011, e si attesta su un livello tale da garantire la piena sostenibilità della frutticoltura nelle valli del Noce.

"Ciò si concretizzerebbe sia in una normale valorizzazione del raccolto 2012 dei frutticoltori che fanno riferimento a Consorzio Melinda, sia nel mantenimento degli attuali livelli occupazionali e delle positive ricadute a livello locale in termini di indotto" conclude Odorizzi. E in proposito ricorda che oltre il 70% del fatturato Melinda (mediamente oltre 220 milioni di euro) rimane nel territorio provinciale, sotto forma di liquidazione ai soci produttori, retribuzione degli oltre 1.000 dipendenti e acquisti presso fornitori locali. (fonte: Trentino Corriere Alpi)

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