Nove consorzi di tutela di prodotti Igp e Dop del Veneto si sono messi insieme per progettare e realizzare attività promozionali e di valorizzazione delle produzioni a denominazione di origine. Insieme per “far sistema e crescere”. Hanno presentato nell’ambito della Misura 133 del PSR un progetto aggregato tra più consorzi di tutela.
Consorzi che operano nel campo della salvaguardia, della promozione e valorizzazione delle denominazioni di origine. Il progetto comune denominato, “Promozione di qualità, ortofrutta, riso e olio del Garda, per crescere”, è stato approvato e finanziato dalla Regione Veneto. A tal fine i nove Consorzi hanno costituito un’Ati (Associazione temporanea dei imprese) con l’obiettivo di investire in sinergia e di valorizzare quindi al massimo le risorse messe a disposizione dal PSR (Piano regionale di sviluppo del Veneto).
E’ la prima volta che si mettono assieme tanti consorzi di tutela, e il fatto è rilevante per il valore di forza aggregante e per la capacità di sviluppare iniziative innovative, coordinate, capaci di far emergere, in tutte le loro potenzialità i prodotti di qualità e il territorio dove questi vengono coltivati. E’ un’esperienza, quindi, alla quale si guarda con grande interesse perché potrebbe far scuola.
E’ un esempio di aggregazione, di coesione e di sinergia in un settore (quello dell’agroalimentare) nel quale si continua a “denunciare” l’eccessiva frammentazione e l’esasperato campanilismo, che impoveriscono anziché arricchire il tessuto economico e sociale.
Capofila del Progetto è il Consorzio del radicchio Igp di Treviso e di Castelfranco, presieduto da Paolo Manzan (nella foto). “Siamo convinti – commenta Manzan – che abbiamo cominciato un ottimo percorso. E’ tempo di muoversi insieme e di adottare strategie comuni per essere sempre più competitivi sui mercati”.
Gli altri consorzi coinvolti sono quelli del Radicchio di Chioggia (presidente Patrizio Garbin), del radicchio di Verona (presidente Lorenzo Ambrosi), dell’insalata Igp di Lusia (presidente Alessandro Braggion), del riso vialone nano veronese (presidente Ernesto Artegiani), dell’olio extravergine del Garda (presidente Andrea Bertazzi), dell’asparago di Badoere (presidente Antonio Benozzi), dei produttori di marroni del Monfenera (presidente Antonio Fragosa) e dei produttori di marroni di Combai (Gianni Pagos).
OPO Veneto, rileva il direttore Cesare Bellò, "vede nel progetto una grande opportunità per valorizzare e far emergere sui mercati i prodotti di qualità certificata”. Il Veneto, con 35 prodotti certificati, è la prima regione italiana per numero di prodotti a marchio: 17 prodotti DOP e 18 IGP. Il comparto merceologico con più riconoscimenti è quello di verdura e frutta. (fonte: Ortoveneto.it)