OPO VENETO, BOOM DI RICHIESTE DI RADICCHIO A NATALE

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Improvvisa impennata della domanda di radicchio Igp durante le feste natalizie. E’ quanto rileva OPO Veneto, l’op di cui i radicchi veneti Igp (precoce e tardivo di Treviso, variegato di Castelfranco, rosso di Chioggia e rosso di Verona) sono il fiore all’occhiello. Rileva il direttore Cesare Bellò (nella foto): "Quest’anno per le feste ci sarebbe stato benissimo un altro 30% in più.

I coltivatori sono stati presi in contropiede da tanta richiesta. Impreparati a soddisfarla". Effettivamente il radicchio, in particolare il tardivo di Treviso Igp, sta diventando un must delle feste natalizie. "Noi speriamo – aggiunge Cesare Bellò – che non sia solo una moda, ma una realtà destinata a consolidarsi. Il radicchio è un prodotto bello e buono da gustare e da vedere e che fa festa. Produttori ed operatori dovranno fare il possibile per favorire la positiva tendenza cercando di non tradire tanto interesse con un’offerta non all’altezza".

Quest’anno, in particolare, sono andate a ruba le confezioni regalo, che sono state spedite un pò in tutta Italia ed anche all’estero, dove sono arrivate freschissime grazie alla celerità del servizio dei corrieri. Ci ha messo del suo anche la ristorazione più evoluta e innovativa che ha adottato il radicchio rendendolo un prodotto quasi onnipresente.

Egidio Fior, presidente del Consorzio Ristoranti del Radicchio di Treviso sostiene: "È raro che non ci chiedano il radicchio durante le feste natalizie. Piace tantissimo, è gradevole e leggero. Ideale per chi vuole mantenersi in forma".

Paolo Manzan, confermato alla presidenza del Consorzio di tutela del radicchio Igp di Treviso e di Castelfranco conferma la forte richiesta: "Un fenomeno – spiega – che potrà continuare e rafforzarsi se si saprà coltivare un prodotto di qualità garantita, genuina e naturale. Per tale obiettivo è necessario rilanciare il ruolo del Consorzio di tutela, attraverso una adesione forte e convinta dei produttori. Bene i radicchi di Treviso e di Castelfranco ma promettenti potenzialità hanno anche gli altri radicchi Igp veneti: il tondo di Chioggia e il semilungo di Verona".

"Per tutti – sostiene Cesare Bellò – è importante l’immagine che si riuscirà dare: l’immagine di prodotto eccellente e sicuro, che cresce in un ambiente sano e con buone pratiche agricole. Un radicchio sostenibile, unico e inimitabile". (fonte: Ortoveneto.it)

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