BUON 2012 PER IL CAAB DI BOLOGNA: 500 MILA EURO DI UTILI E 9 MILIONI DI FATTURATO

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Risultati incoraggianti per il Caab, Centro Agroalimentare di Bologna, che ha chiuso il 2012 con 500 mila euro di utili e un fatturato da 9 milioni di euro. Questo è il secondo anno col segno più per il Caab, che è controllato per l’80% dal Comune di Bologna che ha comunque richiesto il pagamento di una consistente tassazione sotto forma di Imu.

L’imposta sugli immobili è infatti costata al Caab ben 600 mila euro, una quota raddoppiata rispetto ai 300 mila euro versati l’anno scorso. "La paghiamo tutta, non abbiamo nessun tipo di agevolazione" ha spiegato nei giorni scorsi in Provincia il direttore generale Alessandro Bonfiglioli che ha quantificato in 1,5 milioni di euro il totale del contributo pagato dal Caab alle casse comunali di Bologna, tra imposte e finanziamento dei soci.

L’utile ad ogni modo è più che quadruplicato rispetto ai 118mila euro registrati a bilancio nel 2011. "Abbiamo agito a tappeto su tutte le voci di spesa: manutenzione, bandi, pulizie, appalti. Prevediamo risultati positivi anche per il 2013" continua Bonfiglioli. Per il futuro il Caab conferma la sua vocazione originaria: la vendita di frutta e verdura all’ingrosso e in parte ai privati (ogni anno ci sono circa 60mila accessi).

Il Centro agroalimentare bolognese cerca anche nuove vie di valorizzazione delle sue attività. "Vorremmo che la logistica dell’ultimo miglio fosse fatta con mezzi elettrici. Già la società che ha realizzato l’impianto fotovoltaico fornirà un mezzo elettrico a ogni grossista e produttore" spiega Andrea Segrè (nella foto) presidente del Caab che punta a creare gruppi d’acquisto per potenziare il servizio di vendita ai privati. (Fonte: La Repubblica)

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