MARCO MENEGONI ELETTO PRESIDENTE DEL CONSORZIO LA TRENTINA

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Marco Menegoni (nella foto) è il nuovo presidente del consorzio La Trentina. Menegoni, 54 anni, vicepresidente uscente del consorzio e presidente della Cofav di Caldonazzo, è stato eletto a maggioranza e sostituisce il dimissionario Mauro Coser. Alla vicepresidenza dell’organizzazione consortile è stato nominato Alberto Giovannini, presidente del consorzio 5 Comuni di Mezzolombardo.

L’elezione, tuttavia, si è tenuta in un clima piuttosto teso. Motivo dello scontro dentro il consorzio, come riporta il trentino Corriere Alpi, pare sia il nuovo sistema di distribuzione dei ricavi che si basa su campionature comuni anziché su quanto effettivamente fatturato dalle singole cooperative. Un metodo che, secondo Coser, penalizza le cooperative virtuose e dunque la sua Sft che conferisce da sola il 40% delle mele che fanno capo alla Op “La Trentina”.

"Il cda del consorzio – riporta una nota – ringrazia il presidente uscente Mauro Coser, per il lavoro svolto in questi anni di presidenza, per la dedizione e il decisionismo con cui ha guidato la realtà, assicurando al consorzio un percorso di crescita e sviluppo che ha portato la distribuzione dei prodotti de La Trentina in oltre 40 Paesi".

Ciò nonostante Coser e il suo vice Mattè hanno votato scheda bianca sia per il presidente che per il vice presidente che è stato nominato nella persona del presidente della cooperativa 5 Comuni di Lavis, Giovannini.

"Il nuovo presidente – prosegue il comunicato – consapevole della nuova responsabilità, ringrazia il dimissionario Coser con il quale ha vissuto due anni intensi e fortemente operativi".

Il neo presidente Menegoni, in accordo e in sintonia con il cda, ha dichiarato che i prossimi obiettivi del consorzio sono innanzitutto il consolidamento della campionatura comune, con gli eventuali adeguamenti da apportarvi dopo i primi anni di funzionamento e la continua spinta verso un assetto varietale improntato alla multivarietà.

L’auspicio del c.d.a., guidato da Menegoni è che in sintonia con quanto già avviato durante la presidenza Coser, prosegua il confronto in merito alle possibilità aggregative con le cooperative melicole non associate.

Ma la visione di Coser è diversa: l’ex presidente ha preso la parola ed ha riaffermato come "in due anni nel consiglio di amministrazione hanno prevalso i muscoli sullo spirito cooperativo".

"La cooperativa Sft a tutela dei suoi soci – ha detto – ha sempre chiesto una gestione equilibrata, che non c’è stata, cominciando dal nuovo sistema di distribuzione dei ricavi che si basa su campionature comuni anziché su quanto effettivamente fatturato dalle singole cooperative, un metodo che penalizza le cooperative virtuose". (fonte: TrentinoCorriereAlpi)

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