MARIOTTO: “IL RADICCHIO DI VERONA IGP NON HA MERCATO”

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"Il radicchio di Verona Igp non ha mercato, specie tra la grande distribuzione organizzata che snobba il prodotto certificato, un autentico "sconosciuto". A sostenerlo, in un’intervista a L’Arena, è Massimo Mariotto, produttore e commerciante di radicchio di Verona Igp e operante nel settore da oltre dieci anni. "Il radicchio Igp non è conosciuto o lo è molto poco", afferma.

 "La domanda del radicchio di Verona certificato è pari a zero. Io vendo alla grande distribuzione e ai principali mercati ortofrutticoli del Nord il mio prodotto come radicchio semilungo", svela Mariotto,  che ha opera con la propria azienda ad Arcole (Verona), "anche se, stando al disciplinare dell´Indicazione geografica protetta, a partire dal 1° agosto del 2008 noi produttori di radicchio rosso, avremmo dovuto vendere solo Radicchio di Verona Igp".

"Invece solo un numero minimo dei circa 500 produttori di radicchio veronesi, per la maggior parte concentrati in area Adige Guà, produce e commercializza Radicchio di Verona Igp", contesta sempre il produttore arcolese che, come detto, nella provincia scaligera è uno dei principali produttori agricoli che commercializza da solo il proprio prodotto.

Mariotto vanta questo primato grazie ai suoi 50 ettari coltivati a radicchio, estensione dalla quale ricava circa seimila quintali di prodotto lavorato che distribuisce direttamente alla grande distribuzione e raggiunge i principali mercati ortofrutticoli del Nord Italia.

"Il problema è duplice", secondo Mariotto. "Non c´è consapevolezza tra noi produttori agricoli dell´importanza di avere ottenuto da quattro anni il marchio Igp, perchè tutti vendono il radicchio lo stesso, anche se non è Igp". "Dall´altro, la grande distribuzione ed il mercato in generale, non pagano di più i produttori che portano radicchio di Verona certificato Igp, ma fanno lo stesso prezzo di quelli che commercializzano il loro prodotto come radicchio semilungo, tra cui il sottoscritto. Tra i primi di ottobre a fine gennaio, nella provincia di Verona vengono prodotti e commercializzati circa mille quintali di radicchio al giorno e solo il 2 per cento è certificato, anche se buona parte avrebbe le caratteristiche per esserlo. Stando alle stime attuali, su circa 100 mila quintali di radicchio prodotto nel veronese, solo 20–30 quintali di radicchio viene venduto con il marchio Igp Verona, peraltro allo stesso prezzo del rimanente.

"Tutti noi produttori e tutti i commercianti conoscono il radicchio Verona Igp, ma tutti lo commercializzano e lo comprano per radicchio semilungo: del prodotto Igp non c´è richiesta alcuna", spiega.

Che cosa si può fare, dunque? Mariotto indica nel Consorzio di tutela del radicchio Verona la chiave di volta per poter presentare un prodotto certificato alla grande distribuzione e al mercato in genere. "Non è certo un periodo facile, ma servono risorse da investire per promuovere di più il nostro prodotto di qualità", conclude l´agricoltore arcolese, "altrimenti l´Igp che abbiamo ottenuto, a breve sparirà completamente". (fonte L’Arena)

 

Sul tema una decina di giorni fa il Corriere Ortofrutticolo aveva intervistato Cristiana Furiani, responsabile commerciale dell’azienda Geofur di Legnago, sempre in provincia di Verona (leggi news). Furiani in quell’occasione ha affermato come il radicchio di Verona igp abbia un grande potenziale e margini di crescita anche se è indispensabile che aziende e gdo credano di più nel prodotto certificato. "Nella nostra azienda – ha dichiarato Furiani – comunque le vendite di radicchio di Verona Igp negli ultimi tre anni sono raddoppiate".

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