“Siamo psicologicamente distrutti per quello che ci è successo”. Aurelio Pannitteri (nella foto) è ancora scosso dopo quanto accaduto domenica mattina all’interno della sua azienda dove sono stati bruciati sei degli otto camion di proprietà dell’omonima azienda di Belpasso (Catania) di cui l’imprenditore siciliano è titolare (leggi news correlata).
“Fa davvero rabbia subire un gesto così vile in un momento molto complicato del mercato, attanagliato dalla crisi e dalla recessione con le aziende, compresa la nostra, sommersa dalle tasse", aggiunge Pannitteri. "Ai problemi che dobbiamo affrontare giorno per giorno ora si è aggiunto questo inqualificabile episodio, su cui gli inquirenti stanno portando avanti le indagini. Speriamo si riescano a individuare i colpevoli”.
Il lavoro dell’impresa siciliana, a parte le ore successive all’accaduto, è proseguito senza troppi intoppi, nonostante non siano mancate alcune difficoltà. “Alcuni camion fortunatamente ci sono stati prestati, altri ancora li abbiamo noleggiati – spiega Pannitteri -. Avevamo appena finito di pagare quei mezzi, tutti nuovi, acquistati in leasing”. Nel rogo sono andati distrutti oltre ai mezzi pesanti e alle 5 mila casse caricate sopra, anche 400 bins e alcune pedane.
“Ora lavorare in queste condizioni non è facile. In questi momenti è davvero dura andare avanti”. (e.z.)
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