CPR SYSTEM CONTRO LA CRISI: SISTEMA CHE GENERA RISPARMIO ALLA FILIERA

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Creare valore e generare risparmio, sono queste le parole d’ordine che ispirano l’attività di CprSystem, la società cooperativa di Gallo (Ferrara) che ha conquistato in pochi anni la leadership nazionale con il 37,9% di share rispetto ai pooler concorrenti. Un sistema virtuoso, quello di CprSystem, che offre vantaggi economici.

Tali vantaggi sono quantificati in un abbattimento medio del costo per gli utilizzatori di oltre il 60% rispetto ai competitors. Un sistema economicamente molto vantaggioso, quindi, per i soci della grande cooperativa emiliana che sono rappresentati da tutti gli attori della filiera ortofrutticola: dai produttori ai distributori, dagli stampatori ai trasportatori e ai mobilizzatori. Il produttore associato ritira le cassette dai depositi CPR, confeziona il prodotto e lo consegna al distributore.

CPR si occupa del ritiro, del lavaggio, della sanificazione, della rigranulazione e della reimmissione in circolo delle stesse attrezzature, ivi compresa la manutenzione o la sostituzione a costo zero di quelli rotti, senza nessuna dispersione nell’ambiente e nessun costo per lo smaltimento differenziato. Il prezzo per il produttore è di 0,258 euro a utilizzo. Si tratta di una tariffa ferma da dieci anni alla quale si aggiunge una riduzione di costo grazie al ristorno ai Soci cooperatori che nell’ultimo quinquennio è stato pari ad una media del 20% (0,05 euro ad utilizzo).

L’unicità di questo modello ed i suoi valori portano ad un ciclo virtuoso che fa si che ogni attore non incameri il vantaggio nel suo segmento di filiera, ma il vantaggio venga trasferito al consumatore finale come diminuzione del prezzo dell’ortofrutta in vendita in contenitori CPR. Al risparmio diretto generato dal sistema a ciclo chiuso CPR vanno aggiunti i vantaggi ambientali che sono importantissimi e quantificati da numerosi studi realizzati in questi anni. Le movimentazioni a ciclo chiuso CprSystem impediscono l’immissione nell’ambiente di oltre 100.000 tonnellate di rifiuti solidi. Le cassette ripiegabili e impilabili riducono lo spazio occupato nel trasporto a vuoto e di conseguenza viene ridotto il numero di camion in circolazione, con meno immissioni di gas di scarico e utilizzo di carburante. I tre centri di lavaggio e sanificazione di CPR presenti nelle aree strategiche del territorio nazionale sono concepiti nell’ottica di limitare il più possibile l’impatto ambientale grazie all’utilizzo di generatori di energia alimentati a fotovoltaico e razionalizzando al massimo i consumi.

"Il lavaggio e la sanificazione – dichiara Monica Artosi, Direttore Generale di Cprsystem (nella foto) – viene realizzato con moderni impianti industriali costantemente aggiornati dal punto di vista tecnologico. In quest’ottica, nella primavera 2013, abbiamo ritenuto importantissimo l’inserimento di nuovi sistemi di asciugatura (centrifughe) a minor consumo energetico e più alta resa. Tutto questo – continua Artosi – viene sempre accompagnato da un costante controllo qualità in ogni fase del lavaggio, sia internamente con l’utilizzo di rivelatori (tamponi) e Bioluminometro, che con verifiche di laboratori esterni accreditati. Ritengo – conclude Monica Artosi – che sia molto importante la quantità di casse lavate ma è fondamentale anche la qualità del lavaggio che riusciamo a garantire".

I soci di CPR hanno concordato all’unanimità di cercare e trovare il giusto equilibrio tra costi e qualità del servizio facendo una giusta valutazione del rapporto costi benefici. Lavare delle casse pulite è un inutile spreco di denaro e di risorse naturali e oggi non ce lo possiamo più permettere. CPR è l’unica realtà del settore in Italia che si muove con questa strategia a tutela del risparmio, investendo in attrezzature a visione ottica che permetteranno di lavare solo le casse effettivamente sporche, immettendo nel circuito casse selezionate al 100%, evitando lavaggi superflui e risparmiando energia, acqua, lavoro ecc. con riflessi importantissimi sui costi di utilizzo. Uno studio dell’Università di Bologna che valuta i benefici ambientali dei diversi sistemi di imballaggio utilizzati oggi in Italia evidenzia che, con lo stato di utilizzo attuale di CprSystem, si sono salvati 1 milione di alberi e si è risparmiata tanta energia sufficiente per riscaldare 70.000 abitazioni. È chiaro che uno sviluppo ulteriore di CPR avrebbe enormi ricadute positive sull’ambiente e di conseguenza anche sull’uomo.

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