ASSEMBLEA LA TRENTINA: EXPORT AL 39%, PROGETTI PER NUOVE VARIETÀ

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Leggero incremento produttivo e focalizzazione sulle esportazioni. Il Consorzio La Trentina nell’assemblea annuale tenutasi la scorsa settimana ha rivelato i numeri del 2012. Il primo dato emerso è quello di un leggero aumento produttivo delle mele, in parte grandinate nella campagna 2011, che ha visto conferimenti complessivi per 1,033 milioni di quintali.

Nel 2011 erano stati 1,002 milioni i quintali conferiti. In quest’annata sono inoltre stati raccolti oltre 12 mila quintali di kiwi, 5.000 quintali di susine, poco meno di 1.500 quintali di ciliegie, 2.400 quintali di pere più altra frutta e ortaggi per 700 quintali.

Il fatturato complessivo è stato pari a 49,14 milioni di euro. La quota di mele destinata al consumo fresco è diminuita a causa delle intense grandinate, raggiungendo un valore di 42,37 milioni di euro, mentre il ricavato della trasformazione industriale è stato pari a 4,75 milioni di euro.

"Interessante rilevare – hanno affermato il presidente Mauro Coser e il direttore Simone Pilati (nella foto) – che ben il 39% del prodotto è stato esportato in 36 paesi diversi". Il rinnovo dell’assetto varietale (2012-2015) prevedeva di sostituire la Golden Delicious nelle zone meno vocate con altre varietà affermate, quali Granny Smith, Gala, Fuji e Red Delicious.

Per lavorare in questo campo La Trentina ha contribuito alla costituzione di due nuove società: il CIF (Consorzio Innovazione Frutta) – che opera a livello provinciale coinvolgendo anche la Fondazione Mach – e NovaMela, il consorzio che opererà a livello mondiale nella ricerca di nuove varietà di mele da introdurre nella frutticoltura regionale (leggi news).

Un altro aspetto importante riguarda i risultati del progetto della campionatura comune, ossia la liquidazione comune alle cooperative del venduto attraverso La Trentina. Un progetto che è diventato effettivo con i conferimenti del 2011 e che prevede norme di conferimento uniche per tutti i soci delle cooperative aderenti, con una maggior valorizzazione della produzione. Parametri unici e suddivisione concordata della lavorazione nei magazzini con la definizione di un listino per le varie tipologie di confezionamento, sono altri punti importanti che hanno permesso di affrontare al meglio quella che è stata una campagna difficile sia dal punto di vista merceologico, sia per la congiuntura economica.

Nell’ottica di una maggiore razionalizzazione delle vendite i responsabili commerciali, coordinati da Pilati, sono passati da cinque a tre con la finalità anche di avere una maggiore efficacia nell’offerta del Consorzio. Potenziata l’area comunicazione con l’obiettivo di far rientrare la Trentina nella "shopping list" dei responsabili acquisti a tutti i livelli. In quest’ottica avrà la sua importanza anche l’ottenimento da parte del Consorzio del "Marchio Qualità Trentino", la cui gestione è affidata a Trentino Marketing. (fonte: CorriereTrentino)

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