Attivare una rete virtuosa nel Mediterraneo per valorizzare i punti di forza e fare sì che le diversità siano una risorsa e non una debolezza. All’insegna di questo principio si è svolto a Granada dal 21 al 23 novembre il quinto Green Med Forum organizzato da Green Med Journal che si è caratterizzato anche in questa edizione per una ricca varietà di eventi: convegni, b2b e visite tecniche sul campo.
Il programma si è aperto con degli incontri tra le aziende presenti e i buyer di alcune importanti catene distributive tra cui la russa Magnit. Proprio l’Est europeo difatti è stato il mercato di riferimento principe di questa edizione.
Nella serata del 21 novembre sono stati assegnati nella suggestiva cornice dell’Alhambra Palace Restourant i Green Med Awards.
Giovedì 22 è stata la volta della sessione plenaria aperta dagli interventi dei rappresentanti del Faeca, delle istituzioni andaluse e dell’esponente del ministero dell’Agricoltura spagnolo Andreas Montero, mentre Sebastien Abis del Ciheam di Parigi ha parlato delle sfide dell’agricoltura mediterranea. Sfide che passano soprattutto dalla necessità di fare sistema, valorizzando ed esportando il modello della dieta mediterranea dovendo far fronte al prepotente aumento della popolazione mondiale che nei prossimi trent’anni, come ha ricordato Cosimo Lacirignola (nella foto a fianco), direttore generale della Iam di Bari, è destinata a raggiungere almeno i nove miliardi di persone. Ciò imporrà gioco forza un drastico aumento del 70% circa della domanda di produzione agricola planetaria ottimizzando però il consumo di terra e acqua.
In tutto questo, è stato detto al forum, il ruolo del Mediterraneo è strategico ma va definito un modello economico e culturale vincente. La sessione plenaria è proseguita con l’interessante intervento di Philippe Binard (nella foto a fianco), delegato generale di Freshfel, che ha sottolineato come a livello di Unione Europea l’export rappresenti l’unica voce in attivo di un settore ortofrutticolo che vede viceversa in calo produzione e consumi.
In questo contesto i rapporti con i mercati dell’Est Europa, come ha testimoniato Begoña Jiménez dell’associazione degli esortatori ortofrutticoli spagnoli Fepex il ruolo della Russia è sempre più importante e le esportazioni si dirigono in maniera via via più massiccia verso il colosso russo anche dal Paese iberico.
Quindi, dopo la panoramica sul mercato russo di parte del direttore di Russia Fruit Magazine Vadim Aniskin è stata la volta di alcuni interessanti case history riguardanti Nevskaya (Russia) La Palma, Unica Group e Centrosur (Spagna).
Spazio anche alla logistica con le testimonianze e le considerazioni di Angel Diaz Sol presidente dell’Autorità portuale di Motril e di Erminia Perbellini presidente di Veronamercato. Prima della ripresa dei b2b si è svolta inoltre una sessione dedicata all’olio d’oliva che ha coinvolto importanti realtà italiane e spagnole, ma non solo. La seoncda giornata si è quindi conclusa con i faccia a faccia tra gli imprenditori e i buyer presenti.
Oggi infine è stata la volta delle visite sul campo ad importanti aziende ortofrutticole ed olivicole: Unica Group. La Palma, Comotrans, Tierras Altas, Sca San Sebastian e infine il porto di Granada-Motril.
Il tutto è stato coordinato dallo staff di Green Med guidato da Antonio Felice nell’ambito della suggestiva cornice di Granada e dei suoi dintorni caratterizzati da una estrema varietà paesaggistica e climatica che permette di sciare sulla Sierra Nevada e poter degustare poche ore dopo dolcissima frutta tropicale che in Europa si produce soltanto qui.
Come ha detto Lacirignola, il Green Med Forum è uno dei pochi incontri che coniuga il sapere con il fare.
Mirko Aldinucci
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