PROPOSTA DI VAN ROMPUY, AIAB CONTRARIA: “NO A TAGLI MIOPI DELLA PAC”

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Il 22 e 23 novembre il vertice straordinario dei Capi di Stato e di Governo dell’Unione Europea sarà chiamato ad assumere decisioni in merito al bilancio europeo 2014-2020, partendo dalla proposta avanzata dal Presidente del Consiglio europeo Van Rompuy di tagliare il budget della PAC rispettivamente del 6% nel 1° pilastro e del 9% nel 2° destinato allo sviluppo rurale.

Una discussione strategica per le sorti dell’Europa e dell’unica vera politica europea qual è la Politica Agricola Comune (PAC), il cui disegno partorito da Van Rompuy è a dir poco inaccettabile, non solo per i tagli ai pagamenti ambientali e allo sviluppo rurale.

“La proposta di Van Rompuy mina gli obiettivi di sostenibilità ambientale, di lotta ai cambiamenti climatici e occupazionali che l’Europa ripetutamente rivendica, in quanto elimina risorse economiche strategiche e mortifica la funzione della PAC di indirizzo di modelli agricoli e alimentari sostenibili e climaticamente responsabili” – ha commentato il presidente di AIAB, Alessandro Triantafyllidis – .

Di certo non è abbassando il budget previsto per la PAC che si combatte la crisi economica – ha proseguito Triantafyllidis – . Il settore agricolo va invece sostenuto accompagnando il trend di ripresa occupazionale, determinando le condizioni per far emergere il lavoro irregolare e premiando l’intensità di lavoro in agricoltura. E’ necessario fissare rigorosi tetti massimi ai pagamenti diretti e promuovere misure autenticamente agroambientali, a partire dal biologico, che permettano di raggiungere gli obiettivi ambientali che l’Unione ha stabilito per il 2020”.

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