IL MAROCCO NON RISPETTA GLI ACCORDI CON L’UE SUL POMODORO. FEPEX: “SERVONO PIÙ CONTROLLI”

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Maggiori controlli alle dogane sui pomodori marocchini. A chiederlo è la Fepex, associazione degli esportatori ortofrutticoli spagnoli dopo le presunte irregolarità del Marocco che non ha rispettato gli accordi stipulati con l’Unione Europea. Dal 1° novembre scorso infatti il valore forfettario dell’import di pomodori dal Marocco è inferiore al prezzo concordato nell’accordo commerciale.

L’intesa tra l’Ue e il Paese magrebino aveva fissato l’aliquota a 46,1 euro per 100 chili. Dal 6 novembre, in particolare, il valore delle importazioni è inferiore a 42,4 euro per 100 chili, con un minimo storico di 36 euro, come pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea il 7 novembre.

Ciò dovrebbe comportare il pagamento di un dazio di 29,8 euro per 100 chilogrammi importati, come previsto dall’accordo nel caso in cui il prezzo minimo non venga rispettato dagli esportatori marocchini. Tuttavia, secondo Fepex, gli elevati volumi di import registrati negli ultimi giorni dimostrerebbero che tale dazio non è stato pagato perché, in caso contrario, ai prezzi attuali le importazioni marocchine sarebbero economicamente impossibili. Data la situazione, l’organizzazione spagnola di produttori ed esportatori di ortofrutta ha esortato la Commissione europea affinché richieda alle autorità doganali un controllo più efficace dei prezzi in entrata. Dal 1° settembre scorso, infatti, è in vigore la modifica del sistema di tali prezzi per garantire un controllo doganale efficiente, come previsto al punto 8 del regolamento di esecuzione (UE) N. 701/2012 della Commissione. (Fonte: Fepex)

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