SEMENTI, ACCORDO TRA AZERBAIJAN E ISRAELE PER NUOVO CENTRO BREEDING

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Basta pagare royalties per le sementi. Il governo dell’Azerbajan ha appena siglato un accordo con Israele per la costruzione di una società azero-isrealiana dedicata allo sviluppo di sementi e piante ortofrutticole di produzione propria. Lo ha annunciato Alex Kaplun (nella foto), il presidente della Iacci, la Camera di Commercio e Industria Azero-Israeliana che insieme al ministero dell’agricoltura Azero ha avviato ormai da un anno il progetto per la costruzione della società di selezione e produzione di sementi.

“Il contratto tra il Ministero dell’Agricoltura azero e l’Ips, l’Israeli Plane Sciences – ha spiegato Klapun – è stato firmato a fine 2016 in occasione della visita del premier Netanyahu a Baku con l’obiettivo di arrivare ad un centro di breeding e di produzione di piante innovative. Le sementi di qualità di produzione propria – ha precisato Klapun – sono la base per un’agricoltura di successo, e l’utilizzo di varietà capaci di adattarsi alle condizioni atmosferiche locali permetterà agli agricoltori di ottenere raccolti più produttivi e più remunerativi”.

In particolare l’accordo prevede che la società Ips agirà in collaborazione con diverse aziende israeliane leader di settore al fine di costruire una cordata hi-tech che sarà guidata da Oded Sagi che è uno dei migliori specialisti israeliani nel campo della sperimentazione e della produzione di nuove sementi.

Azerbaijan_Israel_flags“L’Azerbaijan ha tutte le condizioni per lo sviluppo ottimale delle aziende agricole – ha detto Kaplun –. La creazione di un’istituzione per la produzione di sementi locali permetterà di abbandonare l’importazione di semi e quindi di risparmiare risorse del bilancio statale che potranno essere destinate a creare nuovi posti di lavoro”.

E il risparmio potrebbe essere notevole se si considera che attualmente l’agricoltura azera dipende completamente dall’importazione di sementi dall’estero. Si tratta di sementi di prevalente provenienza europea che, peraltro, si adattano faticosamente alle condizioni pedo-climatiche locali.

“Una parte importante del progetto – ha chiarito Klapun – sarà dedicata alla formazione degli agricoltori azeri e in particolare a trasferire alle aziende agricole del Paese le nuove tecnologie e tecniche colturali sviluppate in relazione alle nuove varietà di semi selezionati in funzione del clima della regione e delle preferenze dei consumatori. In questo senso l’accordo prevede la costruzione di diversi laboratori sparsi per tutto il Paese”.

Mariangela Latella

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