MIRTILLI, IN ARGENTINA CRESCONO I VOLUMI ESPORTATI MA CROLLANO I PREZZI. PRENDE QUOTA IL PERÙ

Condividi

Tra il 2015 e il 2016 le esportazioni di mirtillo argentino sono aumentate del 15% in termini di volume, raggiungendo nel 2016 un totale di 17.100 tonnellate. Questi risultati positivi mascherano tuttavia un evidente calo di valore, dato che nel 2016 i prezzi di vendita hanno registrato un -25%.

Stando all’ultimo censimento, l’Argentina dispone di 2.750 ettari di mirtilli, ripartiti tra le regioni del Nord (Salta, Tucumán), Nord-Est (Corrientes, Entre Ríos) e altre nella provincia di Buenos Aires. La produzione è in costante aumento e le esportazioni sono principalmente indirizzate verso Stati Uniti (65%), Unione Europea e Regno Unito (30%) e Canada (4%).

Dall’inizio della produzione, l’Argentina ha preferito esportare per via aerea. In questo modo i frutti raggiungono i consumatori americani in 2-10 giorni – a seconda della regione, contro le quattro settimane impiegate via mare.

Ma la domanda ha fatto sorgere nuovi concorrenti: ad esempio il Perù, che offre una produzione (25.000 tonnellate) con gli stessi tempi dell’Argentina ma a un costo inferiore. Gli operatori del settori argentini vogliono ritornare competitivi agendo su diversi elementi, tra cui le infrastrutture e i costi di logistica.

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE