Nel 2016 la Grecia ha generato un giro d’affari di 1,9 miliardi di euro nelle esportazioni di ortofrutta, sia fresca che trasformata, generando introiti tre volte maggiori rispetto a quelli generati da oli e grassi (olio d’oliva compreso), fermi a 681,3 milioni di euro, quattro rispetto a quelli ittici (653,5 milioni) e ancora superiore sui latticini (592,8 milioni). A sottolinearlo è Georgios Polichronakis, consulente della società ellenica Incofruit-Hellas, specializzata nell’esportazione di ortofrutta e succhi.
Nel settore l’ortofrutta domina la scena, rappresentando il 32% di tutte le esportazioni agricole. Nel 2016, il surplus commerciale del settore ortofrutticolo, pari a 1,2 miliardi di euro, compensa completamente il deficit commerciale del settore ‘carne e preparazioni’ (1,024 miliardi di euro), e il deficit del settore ‘prodotti caseari e uova’ (154,78 milioni di euro).
Gli introiti generati rimangano stabili nel tempo, senza variazioni importanti, e con una crescita continua negli ultimi 10 anni, contribuendo così in modo determinante al continuo miglioramento del deficit commerciale dei prodotti agricoli greci.
Il deficit commerciale dei prodotti agricoli greci è infatti diminuito del 19,2%, grazie all’aumento del 7% delle esportazioni, e al decremento, nel 2016, del 4,5% delle importazioni rispetto al 2015.
Nel settore ortofrutticolo, secondo i più recenti dati statistici forniti da Elstat ed elaborati da Incofruit- Hellas, nel 2016 l’export è cresciuto del 22,8% in volume rispetto al 2015, e dell’11,1% in valore.