ISRAELE, DECRETO PER L’IMPORT DI 60 MILA TONS DI VERDURE ESENTASSE

Condividi

Il Ministro israeliano del Tesoro, Moshe Kachlon (nella foto), con l’approssimarsi delle festività della Pasqua ebraica, ha firmato un Decreto per l’istituzione di una quota straordinaria senza dazi doganali per l’importazione di 60.000 tonnellate di verdure, fra le quali cetrioli, pomodori, lattuga, prezzemolo, e radice di sedano.

Non è la prima volta che l’Autorita’ pubblica interviene sul mercato con funzione regolamentatoria. Una misura analoga, infatti, è stata intrapresa anche nel 2016, per evitare una carenza dal lato dell’offerta di tali prodotti nel periodo festivo durante il quale vi è tradizionalmente un incremento della domanda di beni e il relativo aumento dei prezzi al consumo e, in quell’occasione, si è potuto osservare effettivamente un rallentamento nella corsa dei prezzi.

Il sistema di importazione in Israele per la maggior parte delle derrate agroalimentari prevede quantitativi determinati per ciascuna categoria di prodotto nell’ambito dei quali non è applicato alcun dazio e oltre i quali, al contrario, le tasse di importazione rischiano di rendere i prodotti stranieri meno competitivi dal punto di vista dei prezzi rispetto alla produzione locale. Le quote sono assegnate agli importatori locali annualmente sulla base di gare di pubblica evidenza, tranne quando – come in questo caso – un interesse superiore pubblico non suggerisca di ampliare la base quantitativa con provvedimenti ad hoc.

(fonte: Ice)

Sfoglia ora l'Annuario 2024 di Protagonisti dell'ortofrutta italiana

Sfoglia ora l'ultimo numero della rivista!

Join us for

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWSLETTER QUOTIDIANA PER ESSERE AGGIORNATO OGNI GIORNO SULLE NOTIZIE DI SETTORE