Dopo le denunce e le proteste dei giorni scorsi da parte dei produttori e delle diverse associazioni di categoria, il Ministero dell’Agricoltura spagnolo (Mapama) ha annunciato di aver accolto la richiesta di Asaja-Almeria e di aver aperto un’indagine per fare chiarezza su quanto avvenuto durante le prime settimane dell’anno, quando i prezzi all’origine subirono un crollo dell’85%. Un andamento anomalo quanto ingiustificato, poiché non dovuto ad un eccesso di produzione né ad un calo della domanda e tantomeno è stato seguito da un ribasso dei prezzi al consumo.
In particolare – secondo Asaja – merita chiarezza un importante passaggio, ovvero il motivo che ha spinto le grandi catene di distribuzione locali a cancellare gli ordini di fornitura ai produttori, provocando così il crollo dei prezzi dei prodotti in campo, mentre contemporaneamente avrebbero aumentato i prezzi sugli scaffali per frenarne la domanda da parte dei consumatori.
“Nel caso in cui ci fossero effettivamente state irregolarità, dovranno essere prese misure adeguate per porre fine a questo tipo di abuso e comportamento illecito a danno dei produttori”, ha commentato Francisco Vargas Viñolo (nella foto), presidente di Asaja-Almeria.
La risposta non è tardata ad arrivare: “Stiamo analizzando il comportamento e l’andamento del mercato ortofrutticolo per verificare eventuali pratiche abusive o di violazione della legge”, ha dichiarato José Miguel Herrero dell’Agenzia di Informazione e Controllo Agroalimentare del Mapama.
Chiara Brandi