“L’occasione della prossima riforma è unica per promuovere misure per il riequilibrio del valore all’interno della catena di distribuzione, ovvero per avere in altre parole rapporti più equi tra produttori e distribuzione organizzata”. Lo ha dichiarato il Componente del Gruppo Consultivo Ortofrutta della Commissione Europea Davide Vernocchi.
Vernocchi è intervenuto, partecipando in rappresentanza della Alleanza delle cooperative Agroalimentari al workshop sulle relazioni commerciali che si è svolto nell’ambito della prima giornata del Congresso degli agricoltori europei a Budapest.
“A livello comunitario – prosegue Vernocchi – è stato già varato un pacchetto di misure sul latte che rende obbligatori i contratti scritti tra la parte agricola, quella industriale e quella commerciale e sono state codificate anche le cosiddette ‘pratiche sleali’, che spesso ricadono sulle spalle della parte più debole, quella agricola. È in atto un dibattito in sede di riforma per estendere queste regole anche agli altri settori produttivi oltre al latte, cosa che peraltro è già stata fatta in Italia con l’Art. 62 della Legge 1/2012 ( Decreto Sviluppo)”.
“Come cooperatori siamo convinti – ha proseguito Vernocchi – che questo sistema di regole vada implementato e tradotto in un regolamento europeo. A nostro avviso la strada maestra resta sempre quella europea e dobbiamo insistere affinché il lavoro fatto dall’apposito Gruppo di alto livello creato dalla Commissione Europea non vada perso. Obbligare il mercato ad impegnarsi con contratti scritti e codificare e vietare alcune pratiche commerciali scorrette che creano barriere artificiali per l’accesso agli scaffali dei negozi vuol dire creare maggiore trasparenza nella formazione dei prezzi, ridurre i rischi di mercato per la parte agricola e implementare la tracciabilità finanziaria dei flussi di denaro. Tutto questo ha ricadute importanti sull’economia agricola europea ed enormi benefici per i consumatori”.