ALMERIA, PRODUTTORI BIO NON CERTIFICATI PER RITARDI DEL MINISTERO: “DANNI PER 6 MILA EURO AD ETTARO”

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Seimila euro di danni per ettaro oltre all’inadempimento “forzato” (per mancanza di prodotto) dei contratti già conclusi con le catene dei supermercati. Sono questi i danni stimati da Coexphal, l’associazione dei produttori ortofrutticoli di Almeria, che stanno subendo gli agricoltori di ortaggi biologici a causa dei forti ritardi nel rilascio delle certificazioni da parte del ministero dell’Agricoltura spagnolo.

COEXPHAL“Tra il 2015 e il 2016 decine di agricoltori – spiega Coexphal in una nota ufficiale – hanno affrontato importanti investimenti per riconvertire a bio la propria produzione di ortaggi che è arrivata sugli scaffali già dallo scorso settembre. Tuttavia, a causa dell’eccessivo accentramento amministrativo che ingolfa gli uffici, il Ministero dell’Agricoltura non ha ancora rilasciato le relative certificazioni costringendo i produttori a vendere prodotto bio come se fosse convenzionale con il conseguente danno che ne deriva”.

Le leggi andaluse prevedono che debbano trascorrere sei mesi per l’evasione di questo genere di pratiche, in realtà non hanno ancora ricevuto una risposta le domande presentate nel primo trimestre del 2015, quindi circa due anni fa.

“Per questo – precisa Coexphal – ci siamo rivolti all’assessorato all’Agricoltura dell’Andalusia, chiedendo l’adozione di misure di riorganizzazione per risolvere questo problema urgente che causa perdite ingenti che abbiamo stimato intorno ai 6mila euro per ettaro e che costringe i produttori ad essere inadempienti verso le catene dei supermercati con i quali era stata programmata la vendita di prodotto Bio che a causa di questa ragione, oggi manca”. (m.l)

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