PER LE NETTARINE DEL CILE SI APRE IL MERCATO CINESE

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Dopo tre anni di negoziazioni, finalmente è stato siglato l’accordo tra Cile e Cina per il commercio di pesche nettarine: l’amministrazione generale per il controllo della qualità, l’ispezione e la quarantena della Repubblica Popolare Cinese (AQSIQ) ha infatti dato il proprio consenso ad introdurre sul mercato locale di nettarine di origine cilena. Ad annunciarlo è lo stesso Ministro dell’Agricoltura sudamericano Carlos Furche. “È un obiettivo lungamente perseguito tanto per il settore pubblico quanto per quello privato ed è una buonissima notizia per i nostri produttori”, ha dichiarato soddisfatto il Ministro. “La stagione di nettarine 2016/17 è alle porte ed entro un paio di settimane sarà siglata ufficialmente l’autorizzazione cosicché – aggiunge – si creeranno nuovi equilibri di mercato e di prezzo. Attualmente esportiamo nettarine per un valore di circa 55 milioni di dollari; ogni anno tuttavia il comparto diventa sempre più complesso e competitivo”. L’apertura del nuovo mercato rappresenta dunque un’ottima notizia per gli oltre 500 produttori che ne beneficeranno. I vantaggi sono evidenti: “l’accessibilità a un mercato dinamico e in crescita oltre alla possibilità di diversificare in termini di destinazione. Il settore sta uscendo da un periodo molto complicato per l’inasprimento della concorrenza di diversi paesi dell’Unione europea e dell’Emisfero Sud”, precisa Furche.

Il primo invio di merce è previsto tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. “Invece di vendere un numero limitato di nettarine, l’accordo permetterà di esportare quantitativi molto più significativi, con un potenziale che potrebbe raggiungere il milione di cassette. E ciò rappresenta una necessità assoluta per poter cominciare la stagione e esportare normalmente il prodotto”, ha dichiarato Ronald Bown, presidente dell’Associazione degli esportatori di frutta del Paese Asoex.

Dopo che le parti avranno esaminato il testo in via definitiva, il protocollo sarà firmato dai presidenti di entrambi i Paesi il mese prossimo in Cile. L’apertura alle nettarine sudamericane segue quella accordata alla Spagna – che nel 2016 per la prima volta ha esportato drupacee in Cina – e rappresenta un ulteriore obiettivo raggiunto dopo gli accordi conclusi per le noci in guscio e le prugne “naturali”. Mentre buone prospettive sembrano intravedersi anche per ciliegie, mirtilli e uva da tavola.

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