STOCK IN AUMENTO PER LE MELE (+21,7%), IN CALO PER LE PERE (-11,1%)

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Scorte di mele superiori allo scorso anno, in calo per le pere. Questo in estrema sintesi il risultato emerso dai dati resi noti dalla World Apple and Pear Association (WAPA), al 1° luglio scorso, che delinea la situazione delle scorte dei due frutti per la stagione 2011/12. Per le mele nell’Unione Europea, gli stock ammontano a 260.707 tonnellate, il 21,7% in più rispetto al 2011.

I Paesi con i quantitativi maggiori sono l’Italia con 111.938 tonnellate (+20,3%), la Francia con 49.986 tonnellate (+13,4%), Austria (24.449 tonnellate; +26,4%) e Germania (22.002 tonnellate; +84,9%). Per quanto riguarda le varietà, quelle per cui persistono ancora elevati volumi di stock sono la Golden Delicious (184.183 tonnellate), la Jonagold (22.867 tonnellate) e la Idared (14.284 tonnellate).

Inoltre WAPA sottolinea il sensibile aumento degli stock di mele in Spagna, con un +147,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Al contrario Belgio e Regno Unito mostrano, anno-su-anno, una riduzione del livello delle scorte rispettivamente pari a -64,5% e -50%.

Per quanto concerne le pere, al 1° luglio, negli Stati Uniti le scorte di pere si attestano a 8.131 tonnellate, ovvero il 25,8% in meno rispetto ai volumi stoccati alla stessa data dello scorso anno (10.960 tonnellate). In particolare, la varietà con i maggiori quantitativi di stock è la Anju (7.762 tonnellate), seguita da Red Anju (368 tonnellate) e Bosc (1 tonnellata). Gli stock di pere nei Paesi dell’Unione Europea ammontano a 8.230 tonnellate, ovvero l’11,1% in meno rispetto allo scorso anno.

I Paesi che registrano i maggiori volumi di stock sono la Spagna (8.036 tonnellate), il Belgio (132 tonnellate) e la Germania (60 tonnellate). Per quanto riguarda le varietà, le pere Conference sono le più abbondanti in magazzino, con 8.023 tonnellate.

Infine, anche per le pere, WAPA sottolinea il forte aumento degli stock in Spagna, dove si è registrato un +191,5% a fronte di una contrazione in Belgio e Gran Bretagna con volumi inferiori rispettivamente del 97,9% e 100%. (fonte: Simfruit)

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