VAL VENOSTA, ORTAGGI: INIZIO RACCOLTA POSITIVO, BUONA QUALITÀ

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Iniziata come consuetudine ai primi di giugno, la raccolta di verdure delle cooperative VI.P in Val Venosta procede positivamente. “Siamo soddisfatti dell’andamento della raccolta – spiega Reinhard Ladurner (nella foto), direttore di ALPE, una delle sette cooperative ortofrutticole associate VI.P, l’Associazione delle Cooperative Ortofrutticole della Val Venosta.

Il clou della raccolta si avrà in queste settimane, nei mesi di luglio e agosto, per terminare a metà settembre. La stagione si profila positiva e la qualità delle verdure è buona anche grazie al particolare clima della valle: nonostante il caldo, la temperatura non sale mai eccessivamente mantenendo sempre un clima fresco e ventilato”.

Il cavolfiore rappresenta l’ortaggio più tipico della Val Venosta, con una produzione di circa 2.600 tonnellate nel 2011, al quale si aggiungono radicchio, insalata iceberg e altre varietà di cavolo. Le particolari condizioni climatiche della Val Venosta favoriscono la coltivazione di un cavolfiore con un‘infiorescenza eccellente: candida, compatta, dal profumo gradevole e dal sapore genuino, un prodotto fresco e naturale sul quale ALPE svolge il controllo qualità secondo il protocollo sviluppato da VI.P.

L’associazione da sempre si concentra su metodi di produzione certificati e trasparenti, che avvengono nella tutela e nel rispetto dell’ambiente e del consumatore. Questo procedimento è caratterizzato da rigide norme di sicurezza e severi sistemi di controllo: dalla coltivazione alla consegna, il percorso qualità assicura la rintracciabilità della merce fino ai produttori. Area di produzione e microclima. Le condizioni atmosferiche e il particolare microclima di questa regione costituiscono il segreto dell’alta qualità dei prodotti ortofrutticoli. La zona di produzione inizia a 500 metri e prosegue fino a circa 1.100 metri di quota.

La costante presenza di sole (circa 300 giorni l’anno), la scarsa piovosità, la grande escursione termica dovuta all’alternanza di correnti d’aria fredda provenienti dai ghiacciai e correnti d’aria calda dal bacino del Mediterraneo, donano ai prodotti ortofrutticoli della Val Venosta l’inconfondibile freschezza e croccantezza tipiche delle colture d’alta montagna. Il clima unico inoltre rende possibile la produzione di cavolo, insalata e radicchio anche in estate, quando altre zone di coltivazione hanno già terminato la raccolta. Nei mesi più caldi infatti, quando questi ortaggi non sono più reperibili in pianura, la Val Venosta continua la propria produzione di verdura.

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