GARDINI: “ORA CAMBIO DI ROTTA DEL GOVERNO, SERVE RILANCIO E SVILUPPO”

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“Dal Governo ci aspettiamo ora un cambio di rotta. L’esecutivo tecnico che sta affrontando da mesi con serietà e rigore il tema del risanamento e del contenimento della spesa pubblica, deve ora fare un salto di qualità e avviare con determinazione politiche di rilancio, crescita e sviluppo. Un impegno che ci attendiamo in primo luogo dal Ministro Catania".

"A partire dal difficile negoziato in corso a Bruxelles sulla Politica Agricola Comune, dove auspichiamo si possa aprire quanto prima un confronto, e a seguire, sul tema delle azioni che devono essere messe in campo dal Governo per la semplificazione burocratica in agricoltura e per favorire l’aggregazione e l’internazionalizzazione delle imprese”.

Lo ha dichiarato il Presidente di Fedagri-Confcooperative Maurizio Gardini (nella foto) a nome dell’Alleanza della cooperazione – Settore Agroalimentare, che ha convocato ieri a Roma un Consiglio di presidenza congiunto delle tre organizzazioni di rappresentanza della cooperazione agricola ed agroalimentare italiana: Fedagri Confcooperative, Legacoop Agroalimentare e AGCI Agrital, presieduti rispettivamente da Maurizio Gardini, Giovanni Luppi e Giampaolo Buonfiglio.

Partendo da un’analisi attenta dell’attuale situazione economica del Paese – che vede le imprese cooperative reggere, seppure con grandi difficoltà, alla forte competizione dei mercati, mantenendo elevato il livello di occupazione e la propensione agli investimenti – il Consiglio ha discusso e definito il programma dei lavori del secondo semestre 2012. È stata deliberata la costituzione di comitati strategici di settore per ciascuna filiera produttiva e la convocazione per il 7 Novembre del 2012 della seconda Assemblea nazionale unitaria della cooperazione agroalimentare italiana. Sull’esperienza dell’Alleanza delle Cooperative, Gardini ha evidenziato come nel settore agroalimentare.

“Stiamo consolidando una prassi di confronto, dialogo ed attività comune che va ben oltre il saper organizzare momenti unitari di rappresentanza verso le istituzioni. I nostri gruppi dirigenti, gli imprenditori delle cooperative agricole che rappresentiamo – ha proseguito Gardini – hanno avviato un processo di scambio serrato e propositivo, una ‘contaminazione’ culturale, aziendale e metodologica frutto di un’instancabile volontà di dialogo e confronto che da sempre contraddistingue il ruolo del sindacato e che trova nel movimento cooperativo un naturale luogo di appartenenza e rappresentanza. Un movimento e un sindacato di imprese aperto al dialogo con tutte le forze istituzionali, politiche e sociali che siano disponibili ad usare lo stesso metodo senza prevaricazioni, tentazioni egemoniche e facili demagogie”.

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