NOMISMA, EXPORT AGROALIMENTARE AL RALLENTY. TRAGUARDO 50 MILIARDI SLITTA AL 2024?

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L’export del settore agroalimentare italiano sta rallentando. Nel primo trimestre del 2016 la crescita è stata appena dell’1,7% e questo rischia di rallentare l’obiettivo del governo di arrivare a 50 miliardi nel 2020. “L’appeal del made in Italy agroalimentare sulle tavole straniere e’ ancora intatto ma la crescita dell’export sta rallentando e questo sposta al 2024 il traguardo dei 50 miliardi di euro di vendite oltreconfine”, spiega uno studio di Nomisma e Crif che oggi hanno lanciato la piattaforma Agrifood Monitor condensando in un unico strumento dati di fonti diverse per delineare un quadro di analisi completo sul settore.

Per il managing partner di Nomisma, Andrea Goldstein, “se vogliamo arrivare al traguardo dei 50 miliardi di export agroalimentare entro il 2020 dobbiamo affrettare il passo, investendo maggiormente su mercati a piu’ alto tasso di crescita economica come quelli asiatici: le nostre stime ci dicono infatti che, con lo scenario economico attuale, rischiamo di raggiungere l’obiettivo solo nel 2024”. Lo studio sottolinea che la concorrenza estera sempre piu’ agguerrita e organizzata sta erodendo quote sui mercati globali alle nostre imprese che scontano la microdimensione e strategie di internazionalizzazione spesso frammentate. “Dobbiamo aumentare la nostra presenza nei mercati extra-europei, dove oggi il nostro export alimentare pesa per meno della meta’ di quello francese o addirittura di un ottavo di quello statunitense – prosegue Goldstein – Possiamo farcela se riusciamo a combinare la buona reputazione che i nostri prodotti vantano in giro per il mondo con strutture aziendali che promuovano la crescita accelerata”. (fonte: Sole24Ore)

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