GRANDINE IN PIEMONTE, CONFAGRI: “SULLA BATTERIOSI DEL KIWI LA SITUAZIONE POTREBBE AGGRAVARSI”

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I violenti temporali che si sono abbattuti su vaste zone del Cuneese e del Saluzzese nella serata di lunedì 18 giugno (leggi news) hanno fortemente compromesso numerose coltivazioni ormai in piena fase di maturazione. Danni ingenti sono stati provocati da scariche di grandine, con chicchi di notevoli dimensioni, che hanno seriamente colpito le produzioni frutticole, orticole e cerealicole.

Immediato l’intervento dei tecnici di Confagricoltura Cuneo sul territorio interessato dalla perturbazione per accertarsi di persona dell’entità dei danni. "Tutta l’area a prevalente vocazione frutticola della provincia di Cuneo è stata investita da una serie di temporali accompagnati da grandine – dichiara Maurizio Ribotta, tecnico di Confagricoltura Cuneo -. Due in particolare sono stati quelli che hanno causato danno alle colture. Il primo, verso le 17.30, ha colpito la zona a ovest di Saluzzo e, nello specifico, i comuni di Castellar e Pagno; il secondo, intorno alle 20,30, è stato di maggior intensità ed estensione e si è abbattuto a sud della provincia colpendo in modo grave i comuni di Verzuolo, Costigliole Saluzzo, Tarantasca, Busca, Caraglio, Cuneo, Castelletto Stura, Cervasca e Peveragno. Proprio a seguito del passaggio di questo temporale si riscontrano i danni maggiori sulle colture frutticole".

"Purtroppo ci ritroviamo nuovamente a fare la conta dei danni, in un periodo già di per sé complicato e in una delle fasi lavorative più delicate dell’annata agricola – dichiara Roberto Abellonio (nella foto), direttore provinciale di Confagricoltura – In seguito ai violenti nubifragi e grandinate i raccolti risultano notevolmente compromessi soprattutto su un’area che aveva subito danni minori dal gelo invernale. Particolare apprensione desta l’evoluzione della batteriosi del kiwi (Psa) che, a causa delle ferite provocate dalla grandine agli actinidieti, potrebbe tornare a presentarsi in maniera preoccupante. Segnaliamo tuttavia la buona tenuta degli impianti antigrandine, laddove presenti". (fonte: Grandain)

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