E’ gia’ di almeno un milione di euro il conto dei danni provocato nelle campagne del Piemonte dalla caduta della grandine che rischia di tornare a colpire a macchia di leopardo al nord con l’ondata di caldo dell’anticiclone africano Scipione. E’ la Coldiretti a lanciare l’allarme sugli effetti dei temporali in chiusura di una primavera che si classifica al sesto posto tra le più calde da 210 anni.
La temperatura registrata è stata superiore di 1,29 gradi centigradi rispetto alla media, mentre il clima è stato piuttosto siccitoso con il 6 per cento di precipitazioni in meno rispetto alla media, sulla base dei dati Isac Cnr. In provincia di Cuneo – sottolinea la Coldiretti – una violenta grandinata ha colpito le colture orticole a pieno campo soprattutto piselli, fagioli, zucchine e patate, ma risultano particolarmente compromesse anche le coltivazioni del mais, del grano e dell’orzo. La preoccupazione si estende alla Liguria, alla Lombardia e all’Emilia Romagna dove sono state stese le reti di protezione dalla grandine che provoca danni irreversibili alle coltivazioni in questa fase stagionale. L’andamento climatico di questi giorni conferma – continua la Coldiretti – l’anomalia di un 2012 segnato da neve, siccità, pioggia, caldo ed ora temporali e grandine che hanno messo a dura prova le campagne.
Una situazione frutto dei cambiamenti climatici in atto che – conclude la Coldiretti – si manifestano in Italia con una maggiore frequenza con cui si verificano eventi estremi, sfasamenti stagionali e una modificazione della distribuzione delle piogge.