RADICCHI DEL FUCINO (ABRUZZO), PRONTA LA RACCOLTA

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Sono pronti per la raccolta i radicchi della Piana del Fucino, in provincia de L’Aquila. Sono in prevalenza radicchio rosso tondo (l’80%) e radicchio precoce. Le coltivazioni, curate dalla Paf, Cooperativa agricola Fucino di Luco dei Marsi, sono state visitate da Sergio Tronchin e da Michele Trevisan, che seguono il settore commerciale di OPO Veneto.

L’organizzazione di produttori ortofrutticoli di Zero Branco (Treviso), il cui punto di eccellenza è proprio il radicchio o meglio l’intero “pacchetto” dei radicchi. “La produzione promette veramente bene, commenta Michele Trevisan; sul campo i radicchi sono veramente belli, croccanti, ottimamente sviluppati. Ci sono tutte le condizioni per un’eccellente produzione, e, fatto importante, il prezzo sta tenendo. La raccolta cade nel momento giusto, quando la produzione veneta di radicchio di Chioggia è, di fatto, esaurita e non c’è ancora il precoce di Treviso”.

Le coltivazioni di radicchio sulla Piana del Fucino stanno diventando molto interessanti. Crescono per quantità, ma soprattutto per qualità. Nella sua lavorazione si è specializzata in particolare la Paf, cooperativa associata ad OPO Veneto, che si è dotata di un modernissimo impianto di lavaggio e di confezionamento. Sta, infatti, guardando all’ortaggio con molta attenzione, come evidenzia il presidente Felice Bianchi: “Siamo soddisfatti del prodotto: è bello, con un ottimo colore, gustoso; gli sbalzi di temperatura non hanno disturbato più di tanto. Una buona stagione. Resta il problema di sempre: il radicchio, come altri ortaggi, non è valorizzato per la bontà e la qualità che ha; non si riesce a ottenere un prezzo che possa pagare adeguatamente il lavoro e gli sforzi di chi lo produce”.

Quest’anno la situazione sembra lasciare respirare un po’, commenta sempre Felice Bianchi, perché si dovrebbe avere un calo di produzione di verdure, dovuto al fatto che in parecchi terreni del comprensorio del Fucino si è passati a coltivare mais, coltura meno impegnativa. Inoltre hanno cessato l’attività quelle realtà che non producevano ortaggi con criteri imprenditoriali e innovativi, un segno dei profondi cambiamenti in atto nel settore. La produzione annua di radicchi sulla Piana del Fucino si attesta attorno alle 20 mila tonnellate. (fonte: ortoveneto.it)

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