L’entrata in vigore dell’articolo 62 che prevede l’obbligo di pagamento a 30 e 60 giorni per i prodotti agroalimentari rispettivamente per i prodotti deperibili e conservabili non sta andando molto giù alla gdo. Secondo Gdonews, infatti, diverse catene non solo non si stanno organizzando per adeguarsi alle nuove norme ma stanno allungando i pagamenti dei fornitori.
Secondo il sito web l’atteggiamento di questi retailer è motivato dal fatto che la gdo spera da un lato di avere qualche proroga, magari facendo leva sulla crisi dei consumi, sul possibile contemporaneo aumento dell’Iva, minacciando licenziamenti, e così via. In questo caso beneficerebbero anche dell’allungamento dei pagamenti ottenuto nel frattempo con la scusa della norma. Oppure, come comincia ad affacciarsi alla mente di molti account e dirigenti di impresa, questo atteggiamento potrebbe essere rivolto ad accumulare liquidità per poi, all’entrata in vigore della norma, proporre dilazioni o rinegoziazioni dello scaduto, con magari un pagamento a stralcio, accompagnato da prospettive di delisting in caso di mancata collaborazione. (fonte: Gdo news)