Le aziende agricole devono ripartire perchè sono a rischio produttività, posti di lavoro e il futuro di un intero indotto. E’ perentorio il giudizio del Presidente di Confagricoltura Emilia Romagna Guglielmo Garagnani che analizza la situazione delle imprese agricole dopo il terremoto facendosi portavoce delle 11 richieste proposte lanciate da chi in quel territorio ci vive.
Garagnani (nella foto) aggiunge: "Serve una corsia di emergenza solo così si favorisce la ripresa in un’area ad alta densità imprenditoriale. Non si può non tener conto delle specificità dell’attività produttiva agricola. Servono risposte concrete e tempestive a chi non si è mai arreso alle avversità”.
Ecco le richieste partite dal territorio emiliano e arrivate sul tavolo della politica:
Assistenza agli agricoltori
Registriamo varie richieste di camper, roulotte, tende per i produttori senza tetto che devono rimanere in prossimità delle attività produttive in un momento in cui non è possibile interromperle (come la trebbiatura dei cereali, in particolare il grano tenero, come la raccolta della frutta e gli allevamenti zootecnici con la quotidiana attività di governo dei capi)
Ricostruzione degli edifici
Vanno semplificate le norme e le procedure che regolano la ricostruzione degli edifici di proprietà privata ed, in particolare, delle imprese agricole, danneggiati dal sisma.
Sospensione e proroghe di oneri ed adempimenti
L’Organizzazione degli imprenditori agricoli ha sollecitato la sospensione dei contributi previdenziali ed assistenziali e dei premi in scadenza nel periodo compreso tra il 20 maggio ed il 31 dicembre 2012; va previsto un sgravio, nella misura del 50%, dei premi in scadenza nel periodo compreso tra il 20 maggio ed il 31 dicembre 2012. Il recupero degli importi sospesi e sgravati dovrà avvenire, senza sanzioni ed interessi, in 100 rate mensili a partire dal giugno 2013.
Occorre differire anche i termini relativi agli adempimenti di cui alla direttiva nitrati, al benessere degli animali, alle nuove disposizioni di condizionalità come le fasce tampone ed alle emissioni relative agli allevamenti ed agli impianti di essiccazione.
Vanno altresì avviate le procedure di richiesta all’Unione europea per sospendere gli effetti sanzionatori della presentazione tardiva delle domande per i contributi Pac.
Sostegno alle imprese
Gli interventi relativi al Fondo di garanzia per le PMI per il sostegno alle imprese danneggiate vanno indirizzati anche alle aziende agricole. Sarà fondamentale la concertazione interministeriale con il Mipaaf per la definizione di criteri e modalità di concessione dei contributi.
Danni indiretti alle produzioni
Tra le richieste di Confagricoltura quella di attivare il decreto legislativo n. 102 del 2004 anche per i danni indiretti alle produzioni, come quelli che derivano dalla impossibilità di irrigare.
Bonifica e irrigazione
Va riattivato il servizio di irrigazione e vanno resi nuovamente operativi i grandi impianti idrovori pericolanti, da cui dipende la sicurezza idrogeologica di una vasta ed abitata area. Bisognerà poi provvedere al rinforzo degli argini danneggiati. Sono più di 100 mila gli ettari a rischio.
Controllo del territorio
Altra emergenza è quella dello sciacallaggio. Con attrezzature e trattori necessariamente lasciati all’aperto e che spesso sono oggetto di furti. Occorre potenziare i servizi di controllo di pubblica sicurezza, intensificando ed estendendo le attività all’intero territorio.
Certificati di agibilità sismica
Vanno snellite, ad avviso di Confagricoltura, le procedure di rilascio della certificazione (aumento del numero di professionisti, semplificazione della struttura dei modelli da compilare per la certificazione). Visto il rilevante numero di fabbricati rurali, occorre escludere dalla certificazione quelli in cui non sono presenti postazioni di lavoro fisse utilizzate con continuità nel corso della giornata. Occorre tener presenti le peculiarità del settore agricolo sia sulle tempistiche dei sopralluoghi, che devono essere rapidi, sia sulla costruzione dell’impianto normativo alla base del rilascio dei certificati. E’ indispensabile fissare regole precise e fare in modo che sia garantito un servizio veloce e puntuale.
Gasolio agricolo e foraggio
C’è il problema di rifornimento straordinario di carburante per molte aziende che hanno perso le scorte di gasolio agevolato o devono far fronte alle attività agricole con macchinari non di loro proprietà. In queste condizioni si è costretti a utilizzare gasolio a prezzo pieno con pesanti aggravi sui costi produttivi. Problemi anche per le aziende zootecniche, che hanno perso i silos, per il rifornimento di foraggi per l’alimentazione del bestiame.
Macchine agricole
I produttori non potendo utilizzare loro macchinari e trattrici, spesso andati distrutti dal crollo dei capannoni dove erano parcheggiati, potrebbero avvalersi di attrezzature date in prestito, anche dalle aziende costruttrici o dai commercianti. Vanno però risolti i problemi legati al rilascio delle “targhe prova”.
Occorre prevedere un intervento di rottamazione delle macchine ed attrezzature danneggiate dal terremoto.
Impianti fotovoltaici
Confagricoltura ha sollecitato che nelle aree colpite dal sisma, nel caso di impianti fotovoltaici realizzati su edifici danneggiati, sia consentito, in via transitoria ed in deroga alle normative sul conto energia, il loro riposizionamento a terra, con eventuale sostituzione di elementi e componenti distrutti o malfunzionanti, nel medesimo sito anche su terreni agricoli.
Per tali impianti deve rimanere in vigore la tariffa in conto energia riconosciuta al momento dell’entrata in esercizio, a condizione che entro 36 mesi, calcolati a partire dal posizionamento a terra, gli impianti siano nuovamente posizionati sull’edifico ristrutturato/nuovo edificio nel medesimo sito