Per effetto della crisi fanno registrare un aumento record del 4,6% gli acquisti low cost nei discount alimentari dove una famiglia povera su cinque ha fatto la spesa. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati relativi al commercio al dettaglio di marzo divulgati dall’Istat che evidenziano un aumento medio del 3,5% delle vendite dei prodotti alimentari.
Un incremento dovuto però all’aumento dei prezzi. Il numero delle famiglie povere che fa la spesa negli hard discount – sottolinea la Coldiretti – è raddoppiato per effetto della crisi: un nucleo familiare su cinque (20%) tra quelli con i livelli più bassi di spesa si rivolge agli acquisti low cost, contro il 10% di sei anni fa, sulla base del rapporto Istat 2012.
Ma le strategie di risparmio sulla spesa alimentare – sottolinea la Coldiretti – riguardano ormai anche le famiglie assimilabili al ceto medio. Alla tendenza da parte di un crescente segmento della popolazione – sottolinea la Coldiretti – ad acquistare prodotti alimentari a basso prezzo nei discount, però può corrispondere anche una bassa qualità, con il rischio che il risparmio sia solo apparente.
Risparmiare oltre un certo limite sul cibo può, infatti, significare – conclude la Coldiretti – nutrirsi di alimenti che possono avere contenuto scadente con effetti negativi sul piano nutrizionale, sulla salute e sul benessere delle persone.