CENTRO DI LAIMBURG, PROGETTO VEGEMONT: INIZIANO LE PROVE VARIETALI

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Sono il cavolfiore, la fragola, la patata, il radicchio (di Treviso e di Chioggia), la lattuga, la barbabietola rossa, la carota e la cipolla, gli ortaggi che secondo gli esperti della pratica agricola hanno le maggiori probabilità di successo di coltivazione in Alto Adige. Questi dati sono il risultato dell’elaborazione di questionari compilati dagli esperti del Bauernbund.

L’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi e specialisti del settore agricolo si sono incontrati di recente al Centro di Sperimentazione Laimburg

Che cos’è il progetto Vegemont

Finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), avviato all’inizio del 2012, con una durata di quattro anni, il progetto si pone l’obiettivo di promuovere la coltivazione di ortaggi nelle zone montane e di mettere a disposizione degli agricoltori informazioni sui tempi di raccolta e sulle possibilità di coltivazione. Nello specifico il progetto, combinando numerosi dati climatici e topografici, cercherà di sviluppare un modello razionale che valuti quale luogo è più adatto alla coltivazione di alcuni prodotti orticoli. Ad esempio, come spiega il dottor Falk-Juri Knauft, collaboratore del progetto: “Nel rigoroso modello scientifico utilizzato si considera il totale dell’energia disponibile per un certo appezzamento e lo si combina con il fabbisogno dei singoli ortaggi. Il cavolfiore, per esempio, ci mette 80 giorni dall’impianto alla raccolta. Potrà perciò essere coltivato soltanto in quelle zone che offrono sufficiente energia in quest’arco temporale”.

Alla fine tutti i dati ricavati verranno assemblati nella carta delle aree di coltivazione e saranno poi messi a disposizione degli agricoltori, dei consulenti e degli addetti al marketing, che potranno così prendere delle decisioni più mirate. I prodotti orticoli coltivati nelle zone montane hanno un vantaggio in più rispetto a quelli delle aree di coltivazione abituali, poiché la loro raccolta avviene più tardi.

Inizio delle prove di coltivazione

Si inizierà con la coltivazione di cavolfiori, radicchio e fragole in appezzamenti selezionati, dislocati in tutta la provincia, fra i 600 e 1700 m di altitudine.

Sempre secondo il dottor Knauft: “Nel corso dei prossimi anni osserveremo i trend di crescita dei tre ortaggi che verranno correlati con gli indici dei modelli scientifici, in modo da poter essere confrontati”.

Tutti i dati raccolti costituiranno la base per una valutazione ottimale sul tipo di coltivazione da intraprendere in un determinato terreno. Secondo gli ultimi dati forniti dalla Provincia Autonoma di Bolzano nella Relazione Agraria e Forestale 2011 pubblicata pochi giorni fa, la superficie coltivata ad ortaggi in Alto Adige nel 2011 è stata di 272 ettari, inoltre sono state raccolte 11 mila tonnellate di ortaggi, tra i quali 5700 tonnellate di patate, 2420 tonnellate di cavolfiori e 1730 tonnellate di barbabietole e oltre 600 tonnellate di radicchio.

Il Centro di Sperimentazione Laimburg in breve

Il Centro di Sperimentazione Laimburg è l’istituto di ricerca leader nel settore agroalimentare in Alto Adige e si occupa principalmente di ricerca applicata diretta ad aumentare la competitività e la sostenibilità dell’agricoltura altoatesina. Ogni anno i 180 collaboratori lavorano a più di 400 progetti e attività in tutti campi dell’agricoltura altoatesina, dalla frutticoltura e viticoltura all’agricoltura montana. Il Centro di Sperimentazione Laimburg è stato fondato nel 1975, a Vadena, nella Bassa Atesina e attualmente gestisce i Giardini di Castel Trauttmansdorff a Merano e la Cantina del Podere Provinciale.

 

 

Nella foto, da sinistra: Arndt Kunick, Giovanni Peratoner e Falk-Juri Knauft

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