TERREMOTO, GARAGNANI (CONFAGRI): “ANNULLARE LA SCADENZA IMU ALLE IMPRESE COLPITE”

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“Il terremoto che ha sconvolto l’Emilia ha avuto conseguenze gravissime nelle campagne di Modena, Ferrara e Bologna. Molte abitazioni rurali sono state lesionate e ancor più numerose sono le strutture aziendali gravemente danneggiate o addirittura andate distrutte”. Questo il primo rapporto sull’area colpita dal sisma di Confagricoltura.

L’associazione sta monitorando con le proprie strutture territoriali la situazione e si sta organizzando per mettere in funzione servizi d’emergenza. “In molti casi – sottolinea Confagricoltura Modena – è difficile riuscire a fare una stima dei danni, perché i proprietari non sono potuti entrare negli edifici in quanto inagibili o pericolanti. Bisognerà attendere i prossimi giorni, quando il pericolo di scosse di assestamento sarà cessato, per poter eseguire accurate verifiche tecniche sugli stabili”.

Pesanti danneggiamenti sono segnalati anche ai magazzini frigoriferi e ai depositi di stoccaggio di Parmigiano Reggiano e Grana Padano: ad essere colpita è una parte vitale del sistema agroalimentare italiano. Il conto del terremoto per le imprese agricole Modenesi e Ferraresi appare in ogni caso, sin dalle prime relazioni, molto pesante, come conferma Confagricoltura Ferrara che parla di “capannoni, ricoveri, attrezzature, serre, stalle, impianti fotovoltaici distrutti, con gravissime perdite per il patrimonio e l’attività aziendale”.

Forte preoccupazione è stata espressa anche dal Presidente di Confagricoltura Emilia Romagna, Guglielmo Garagnani (nella foto) che conferma l’impegno dell’Associazione a fornire ogni aiuto possibile alle imprese, sottolineando il fatto che una parte importante e vitale dell’economia agricola, già minata dalla congiuntura economica, ha ricevuto un colpo gravissimo. Come richiesto da alcuni sindaci credo sia doveroso – aggiunge Garagnani – che per le aziende colpite dal terremoto sia annullata la scadenza Imu e che siano stanziate adeguate risorse per salvare le imprese e la loro continuità.

Il presidente nazionale di Confagricoltura, Mario Guidi, ferrarese e che al momento del sisma si trovava nelle zone colpite, commenta: “In questa terribile tragedia umana è ancora troppo presto per dare un’esatta valutazione delle conseguenze, comunque molto gravi, per l’agricoltura di una delle zone più vocate d’Italia. Come per le abitazioni e gli edifici monumentali le scosse non hanno colpito uniformemente un’area, ma si sono concentrate in alcuni punti e dove questo è avvenuto le aziende agricole sono state praticamente distrutte. Nel crollo di rimesse, fienili, capannoni sono andati perduti bestiame, macchinari agricoli, attrezzature, fertilizzanti e tutto quanto è indispensabile all’attività aziendale. Serve un atto di solidarietà nazionale per queste zone così duramente colpite e per un’agricoltura che di questa terra è tra le principali risorse, serve un intervento dello Stato, ad esempio con una moratoria fiscale a partire dall’Imu. Sarà importantissima anche un’azione mirata del sistema bancario, perché le imprese che hanno visto andare perduto il loro patrimonio di beni strumentali possano ripartire”.

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