COOP ADRIATICA: NEL 2011 VENDITE IN AUMENTO MA INFERIORI ALLE ATTESE

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Il 2011 è stato un anno molto negativo per i consumi, specie nel secondo semestre: secondo l’Istat, a fronte della stasi del Pil e dell’occupazione, anche gli acquisti dei prodotti alimentari hanno registrato una diminuzione del 2%. In questo contesto, Coop Adriatica ha scelto di contenere i prezzi della spesa quotidiana, riducendo i propri margini.

E di conseguenza, gli utili, che si attestano a 15,94 milioni di euro. Nel 2011 ai soci sono andati quasi 112 milioni di euro in sconti e promozioni dedicate, 14,2 milioni con la raccolta punti, 2,3 milioni di ristorno, 1,3 milioni di aumento gratuito del capitale sociale; in totale, 129,8 milioni di euro. Coop Adriatica ha registrato un andamento migliore di quello del mercato.

I negozi hanno totalizzato vendite per 2.086 milioni di euro (1.095 milioni nei 153 supermercati e 990 milioni nei 18 Ipercoop, che risentono del forte calo degli acquisti nel settore non alimentare), circa 50 milioni in più del 2010 (+2,5%). È aumentato inoltre il numero dei soci: 1.156.554 persone, 48.621 in più dell’anno precedente (+4,34%), alle quali è dovuto il 75% delle vendite.

“Si tratta di un bilancio di tenuta che consolida il patrimonio della Cooperativa – sintetizza il presidente Adriano Turrini (nella foto) – e rafforza lo scambio mutualistico e l’impegno sociale di Coop Adriatica in un contesto di grandi difficoltà per i consumatori. Dunque, nonostante un livello delle vendite inferiori alle attese, la nostra scelta è stata di restituire giorno per giorno alle famiglie il massimo del potere d’acquisto, e di erogare comunque sia il ristorno ai soci, sia il salario variabile ai lavoratori, anche se in misura contenuta, remunerando adeguatamente anche i soci prestatori”.

Il contributo della Cooperativa all’economia del territorio è stato rilevante anche per il settore agroalimentare. Con il progetto Territori.coop sono state valorizzate le specialità enogastronomiche italiane, garantendo un’equa retribuzione a oltre 1.100 produttori di Emilia-Romagna, Veneto, Marche e Abruzzo: la metà degli alimentari sugli scaffali provenivano dalle regioni dove Coop Adriatica opera, con un picco del 54% per l’ortofrutta e del 77% per la carne. Nel 2011 la rete di Coop Adriatica è cresciuta grazie a 11 nuovi supermercati, di cui 9 acquisiti da altre catene, situati per lo più nei centri storici: 7 in Emilia-Romagna (3 a Bologna, uno a San Lazzaro di Savena, uno a San Giovanni in Persiceto, uno a Imola e uno a Ravenna), 3 in Veneto (uno a Venezia, uno a Chioggia e uno a Conegliano Veneto) e uno nelle Marche (a Macerata).

Tra le priorità della Cooperativa, c’è anche quella di garantire un’occupazione stabile: a fine dicembre, i lavoratori erano 9.122, 76 in più dello scorso anno, grazie anche al consolidamento di 300 posti; complessivamente, il 93,4% dei dipendenti può contare su un contratto a tempo indeterminato. Per lo sviluppo e la riqualificazione della rete di vendita sono stati investiti 74,9 milioni di euro, con particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e al contenimento dei consumi: sono 36 i punti vendita dotati di impianti fotovoltaici, mentre nei negozi prosegue l’adozione di tecnologie verdi, come i banchi frigo chiusi e l’illuminazione con lampade a led. A Conselice (Ravenna) è stato inaugurato l’eco-supermercato che risparmia il 40% di energia rispetto a un negozio tradizionale.

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