LUCCA, I COMMERCIANTI CONTRO LA VENDITA DIRETTA: “CONCORRENZA SLEALE”

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A Lucca fa discutere il progetto Campagna Amica di Coldiretti, artefice del progetto della filiera corta: i mercati, sempre più numerosi, dove gli agricoltori propongono i loro prodotti appena colti e i punti vendita direttamente nelle aziende. L’iniziativa non piace ai commercianti di frutta e verdura, per i quali questi mercatini rappresentano una concorrenza sleale.

"Non siamo contro questi mercati – sottolineano i commercianti di frutta e verdura -; ci limitiamo a contestare quella che definiamo una forma scorretta e forse anche disonesta. In più occasioni abbiamo potuto constatare che nei mercatini degli agricoltori sempre più spesso si trovano prodotti che non provengono dai loro campi ma vengono acquistati da altre parti. Nella Piana di Lucca non esiste nessuna serra riscaldata e invece nei mercatini troviamo prodotti che non sono affatto di stagione. C’è qualcosa che non torna e non convince".

L’associazione rende noti i dati dell’indagine condotta sulla vendita diretta dal produttore al consumatore, aumentata – dato record – del 53% nel 2011, mentre tutti gli altri canali hanno subito un ridimensionamento.

Secondo Coldiretti, l’aumento delle vendite è merito del progetto Campagna Amica, dei mercati degli agricoltori, dei punti vendita in azienda e delle "botteghe" che garantiscono al cittadino-consumatore un canale di approvvigionamento che taglia le intermediazioni, riporta i prezzi a un livello accettabile e accessibile e assicura prodotti di stagione e locali.

"La crisi – spiega Francesco Ciarrocchi, direttore provinciale Coldiretti – ha rafforzato il ruolo, sempre più crescente, della filiera corta e dei suoi vantaggi per il consumatore finale con risparmi fino al 30%".

"Si cerca il tre per due e si spende sempre più tempo per risparmiare qualche euro selezionando accuratamente i prodotti", spiega Dina Pierotti, presidente provinciale di Coldiretti. "Pur rispettando il lavoro di queste persone che dovrebbero guadagnare sicuramente di più – incalzano però i commercianti – occorrono nuove regole per il nostro settore".

Sui banchi degli agricoltori sono già arrivati insieme ai baccelli, le prime fragole ad arricchire un paniere dove tra qualche giorno si potranno trovare anche cipolline, insalatine, piselli, asparagi, aglio fresco, ravanelli. Servirà qualche settimana invece per le ciliegie seguite dai primi prodotti degli alberi da frutto, attesi per giugno, come albicocche, susine, pesche. (fonte: Il Tirreno Ge Local)

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