CETRIOLI: IN VENETO I PRODUTTORI SPERANO NELL’AUMENTO DELLE QUOTAZIONI

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E’ partita la stagione del cetriolo nel Veneto: prezzi leggermente superiori rispetto allo scorso anno, ma poco più di quanto costa a produrli. Pochi centesimi. In sostanza, il margine di utile per i coltivatori è sottile. Si spera, a questo punto, in una lievitazione delle quotazioni per poter avere maggiori soddisfazioni.

 

 

 

 

Il Veneto è responsabile per quasi il 20 per cento della coltivazione nazionale, che è calcolata attorno alle 120.000 tonnellate: cetrioli da consumare soprattutto freschi.

 

Coltiva cetrioli il presidente di OPO Veneto Francesco Daminato, che si esprime in maniera molto cauta sull’andamento produttivo e sui prezzi. "Il mercato – commenta – non è sicuramente florido. Siamo al di sotto delle attese. C’è stato recentemente un po’ di movimento anche nei prezzi per la scarsità di prodotto, ma adesso si è nella normalità. Il fatto è che il cetriolo, come gli ortaggi in generale, risente del raffreddamento dei consumi. I bilanci familiari sono sempre più poveri e a farne le spese, inevitabilmente, sono i consumi, compresi quelli alimentari, quindi anche verdura e frutta".

 

 

Il cetriolo si consuma soprattutto fresco, misto a insalate che impreziosisce e rende più saporite. E’ un cibo micronutriente, quindi ideale nelle diete ipocaloriche. La polpa è composta per il 95 per cento di acqua, per il resto da sali minerali e da vitamine, per questo viene consumato preferibilmente quando fa caldo.

 

 

Il cetriolo offre il massimo di sé quando è freschissimo, ha la buccia tesa, è senza raggrinzamenti, si presenta duro al tatto e non è troppo grande, per cui non ha semi molto sviluppati. Da sempre è impiegato in cosmesi come emolliente contro le impurità e le irritazioni della pelle.

 

 

E’ una cucurbitacea (Cucumis sativus), appartenente alla stessa famiglia delle zucche: una pianta rampicante originaria probabilmente delle Indie orientali. Ne sono coltivate diverse varietà: in Europa prevalgono i cetrioli lunghi e sottili. Si ricordano, inoltre, i cetriolini (verdi di Parigi e bianchi), la cui polpa piuttosto soda li rende adatti per sottaceti.

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