LA COREA APRE AL KIWI ITALIANO: “PER L’EXPORT OPPORTUNITÀ DA SFRUTTARE”

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Al kiwi italiano si sono appena spalancate le porte del mercato sudcoreano (leggi news). Un risultato ottenuto a seguito di un lungo lavoro di gruppo, partito nel 2004 e che ha coinvolto le aziende, il Ministero delle Politiche Agricole, i Servizi Fitosanitari regionali ed il CSO, Centro servizi ortofrutticoli di Ferrara, come organismo tecnico di coordinamento.

La Corea è un mercato lontanissimo ma estremamente interessante per l’offerta italiana. La produzione locale è di circa 1.190 ettari di cui appena 100 ettari di varietà Hort 16 A ( kiwi giallo), la restante quota del tradizionale Hayward (kiwi verde) e nei prossimi 3 anni non sono previsti nuovi impianti di kiwi.

Le produzioni raggiungono le 12.000 tonnellate di kiwi verde e 2.600 di giallo. Tutta la produzione coreana viene destinata al mercato interno a cui si aggiunge una discreta quota di import (30.000 tonnellate nel 2010) provenienti principalmente dall’Emisfero Sud, in particolare dalla Nuova Zelanda seguita a notevole distanza dal Cile con 6.000 tonnellate.

Per l’export italiano è una grossa opportunità anche in considerazione del fatto che si andrà a coprire la stagionalità opposta dei competitors collocandosi in un mercato senza praticamente concorrenti. Dall’Europa infatti può accedere alla Corea solo il kiwi italiano.

“L’accesso del nostro kiwi in Corea – dichiara Simona Rubbi (nella foto) responsabile CSO della sezione Sviluppo di Nuovi Mercati – è una grande soddisfazione che premia lo sforzo compiuto dalle nostre istituzioni e dalle aziende per una delle produzioni più importanti del comparto ortofrutticolo italiano. Il CSO oggi – sottolinea Simona Rubbi – è impegnato su più fronti per coordinare le attività necessarie all’apertura di nuovi mercati attraverso l’abbattimento delle barriere fitosanitarie che ostacolano l’ingresso dei nostri prodotti ortofrutticoli in mercati emergenti del mondo. Ora stiamo lavorando per l’apertura del mercato USA alle pere e le mele italiane ed, anche se non sarà facile raggiungere l’obbiettivo, ci conforta avere anche il pieno supporto ed impegno del Ministero delle Politiche Agricole per ripetere il gioco di squadra che finora ha portato ad importanti risultati”.

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