PUGLIESE (CONAD) REPLICA A GARDINI: “NESSUNA RICHIESTA DI AUMENTI CONTRATTUALI”

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Conad dissente dalle affermazioni rilasciate dal Presidente di Fedagri-Confcooperative Maurizio Gardini in occasione del convegno sul credito cooperativo che aveva affermato che alcune catene di supermercati chiedono aumenti contrattuali dello 0,8% su base mensile, per via del pagamento anticipato a 30 giorni; vale a dire un saggio di interesse prossimo al +10% su base annua".

Per Gardini ( asinistra nella foto) si tratta di un fenomeno distorsivo del mercato. Ecco la replica del direttore generale di Conad Francesco Pugliese (a destra nella foto). "Il principio sancito dall’articolo 62 è condivisibile; meno la sua attuazione, visto che i benefici nei tempi di pagamento si estenderanno a tutti i fornitori di beni di largo consumo alimentare che già avevano una tutela sia sui tempi certi di pagamento sia nella redazione del contratto scritto e che non avevano perciò bisogno di ulteriori tutele", sottolinea Pugliese.

"Conad è favorevole all’applicazione dell’articolo 62, visto che, in termini di pagamenti, da sempre vanta una buona reputazione tra i propri fornitori. Nella fase attuale, la marginalità della grande distribuzione è attorno a 1,5 punti percentuali, con una tendenza al calo, mentre quella dell’industria è saldamente ancorata a 4 punti percentuali e la tendenza è alla crescita. Conad non sta chiedendo aumenti contrattuali ai produttori agricoli e non specula, anzi, è pronto ad affrontare la situazione forte anche di un patrimonio consolidato di 1,5 miliardi di euro".

"Questa situazione procurerà, tuttavia, ripercussioni pesanti sui programmi di investimento nello sviluppo e nell’innovazione, che per il triennio 2012-2014 avevamo previsto in 700 milioni di euro, per 260 nuovi punti di vendita e la creazione di 5.800 posti di lavoro. Non sono tante le imprese che in Italia hanno in cantiere un simile investimento ma ora lo dobbiamo ridimensionare per fare fronte ai nuovi impegni. La scelta del Governo Monti non aiuta lo sviluppo della Gdo (il 30-35% della distribuzione italiana è in sofferenza per un indebitamento fortemente sbilanciato sul breve periodo) ma porterà un aumento di liquidità e una maggiore certezza ai fornitori, agricoli e non, grazie agli accordi sulla fornitura. Anche se alla certezza dei termini di pagamento si contrapporrà il sicuro incremento delle perdite legate alla inesigibilità del credito".

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