Nel 2011 la Germania si conferma il principale produttore di asparagi a livello europeo, con una produzione che è arrivata a 103.457 tonnellate – il 12% in più rispetto al 2010 – posizionandosi ben al di sopra degli altri principali produttori, cioè Spagna, Francia e Grecia. L’analisi è stata pubblicata da Fepex, l’associazione degli esportatori ortofrutticoli della Spagna.
Secondo i dati dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO – Food and Agriculture Organization of the United Nations) e quelli a disposizione del Dipartimento dell’Agricoltura statunitense (USDA – United States Department of Agriculture), la produzione media di asparagi in Germania tra il 2008 e il 2010 è stata di 94.400 tonnellate, con un incremento del 77% rispetto alla media degli anni 2000-2002.
Nel periodo analizzato, la produzione della Spagna – tradizionalmentetra i primi produttori di asparagi in Europa – è passata dalle 63.700 tonnellate del biennio 2000-02 alle 47.800 tonnellate nel periodo 2008-10, registrando una contrazione del 25%.
La produzione della Francia, invece, è passata da 22.800 a 16.800 tonnellate, con una riduzione del 40%, la stessa subita dalla Grecia, la cui produzione è scesa dalle 28.000 tonnellate del 2000-02 alle 16.800 tonnellate del 2008-10.
Oltre alla Germania, solo l’Italia ha registrato una crescita in termini di produzione passando dalle 38.000 tonnellate di asparagi nel 2000-2002 alle 42.000 tonnellate nel 2008-2010, mettendo dunque a segno un +11%.
In termini di produzione mondiale, la Germania è al terzo posto dopo Cina e Perù. In particolare, la produzione di asparagi del Perù nel periodo 2008-2010 è stata di 325.800 tonnellate, ovvero il 31% dell’intera produzione mondiale, mentre la produzione cinese si è attestata a 260.000 tonnellate, il 25% di quella complessiva.
Secondo il servizio d’informazione agricola tedesco (AMI), nel 2011 il numero di ettari dedicati alla coltivazione di asparagi in Germania ammontava a 21.628.
Per Fepex, infine, l’aumento delle aree dedicate a coltivazioni intensive verificatosi in Germania – come è successo ad esempio nel caso degli asparagi – è legato alle condizioni dettate dalla PAC e alla distribuzione dei pagamenti diretti, così come alla politica sociale e del lavoro perseguite dai singoli Stati membri in relazione al lavoro stagionale degli immigrati provenienti dai Paesi terzi.